CRONACA

Monossido di carbonio nell’atmosfera di Plutone

NOTIZIE – È piccolo e nero ma continua ad attirare l’attenzione di astronomi e simpatizzanti vari. Plutone, un tempo pianeta del nostro Sistema Solare, oggi declassato a “nano”, ha un atmosfera (e questo si sapeva già) e in quest’atmosfera (e questo è stato confermato solo ieri al meeting della Royal Astronomical Society britannica) è presente il letale – per l’essere umano – monossido di carbonio.

Osservazioni di circa dieci anni fa avevano già fatto sospettare che nella tenue atmosfera (circa un milionesimo della densità di quella terrestre) di Plutone fosse presente questa sostanza, ma non si era potuto avere la prova definitiva. Prova che invece arriva adesso, insieme ad altre sorprese. Il monossido c’è e rispetto al 2000 è raddoppiato. In generale l’estensione dell’atmosfera del corpo celeste è aumentata (e parecchio) passando dai circa 100 km di altezza del 2000 agli oltre 3.000 attuali.

Jane Graves e il team che ha condotto la ricerca (che fa base al telescopio James Clerk Maxwell alle Hawaii) credono che il fenomeno sia legato alle stagioni estreme del pianeta. Plutone ci mette 248 anni per completare la sua orbita ovoidale intorno al Sole, orbita che data la sua irregolarità provoca drastiche differenze di insolazione sulla superficie. Nel 1989 Plutone ha raggiunto il punto più vicino al Sole (circa 4 miliardi e mezzo di chilometri) per allontanarsi nuovamente.

La vicinanza con la nostra stella potrebbe aver fatto sublimare in forma di gas le sostanze congelate sulla superficie di Plutone, aggiungendo molecole all’atmosfera che successivamente sarebbe stata “spalmata” ulteriormente dal vento solare. Il cambiamento osservato nella composizione dell’atmosfera di Plutone dal 2000 a oggi resta comunque un mistero per il quale gli scienziati non hanno ancora potuto dare una spiegazione.

Colgo l’occasione per segnalare a tutti gli appassionati di sistema solare questo spettacolare modello astronomico tridimensionale

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.