CRONACA

Chi ha paura del terremoto dell’11 maggio 2011 a Roma?

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia organizza una giornata di porte aperte il giorno 11 maggio nella sua sede di Roma. L’idea è quella di informare cittadini e giornalisti su un fenomeno che è di casa nel nostro paese. Perché l’informazione, insieme alla conoscenza e alla prevenzione, è uno degli strumenti per difendersi dai terremoti. 

NOTIZIE – Sembra che a Roma, per precauzione, alcune scuole saranno chiuse l’11 maggio. Questa data è stata infatti indicata come il giorno in cui nella capitale si scatenerà un terremoto devastante. Così l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che ha tra i suoi scopi anche lo studio della sismologia, ha deciso di trasformare questa giornata in un’occasione di informazione e di conoscenza su un fenomeno, quello dei terremoti, che interessa la maggior parte del territorio nazionale. L’Italia è infatti uno dei paesi più sismici del mondo, e ogni giorno avvengono in media circa 30 terremoti, la maggior parte dei quali non viene percepita dalla popolazione.

Nel mondo negli ultimi due decenni, i terremoti hanno causato più di 500.000 morti. Ma non tutti i morti sono vittime della natura. Difendersi dai terremoti si può e lo dimostrano i numeri di recenti terremoti di magnitudo e condizioni molto simili. Il terremoto di Haiti, per esempio, ha causato 222.000 morti e un’immane distruzione, mentre nel terremoto del New Mexico le vittime sono state 2, malgrado le magnitudo dei due eventi fossero confrontabili: 7,0 quello di Haiti e 7,2 quello del New Mexico.

Ci sono molti studi che mettono a confronto terremoti e la conclusione è sempre la stessa. Per mitigare il rischio si deve fare prevenzione attraverso una maggiore conoscenza del fenomeno, un piano di prevenzione efficace e azioni di educazione e informazione della cittadinanza. Secondo una recente analisi, l’83% delle vittime dei terremoti è il frutto di costruzioni fatte male, mancanza di controlli, carenza di strutture e di un’adeguata preparazione della popolazione.

E l’Italia da che parte sta? Il prossimo grande terremoto sul nostro territorio, che sicuramente avverrà anche se non si sa quando, sarà catastrofico come quello di Haiti, o quasi innocuo come quello del New Mexico? Questo dipende dalle scelte che si faranno oggi. E i cittadini informati possono contribuire a fare la differenza.

Per illustrare la dimensione del problema terremoti in Italia e nel mondo e il contributo della ricerca sismologica nella mitigazione del rischio sismico in Italia, l’11 maggio la sede dell’INGV, che è antisismica, sarà aperta a tutti, giornalisti, studenti, insegnanti, ricercatori di altre discipline, cittadini che vogliono essere più consapevoli: il programma del grande Open day, intitolato Chi ha paura del terremoto dell’11 maggio a Roma? prevede incontri con i ricercatori che saranno disponibili a rispondere alle domande di tutti e la visita alla sala di monitoraggio, dove, 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno, vengono registrati i piccoli e grandi sismi che avvengono sul nostro territorio. Ogni ora verranno organizzate delle visite guidate all’esposizione interattiva sui terremoti e realizzati dei brevi video che, attraverso il canale YouTube/INGVterremoti, spiegano il fenomeno terremoto sotto vari aspetti e aggiornano sull’attività sismica dalla sala di monitoraggio. Nel pomeriggio verrà proposto uno speciale educational terremoti con incontri dedicati e materiali specifici.

DOVE: INGV, via di Vigna Murata 605, Roma

QUANDO: dalle ore 10 alle ore 20 di mercoledì 11 maggio. Non è necessaria la prenotazione.

INFO: tel 0651860477 / email ingvterremoti@ingv.it / http://www.ingv.it

 

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