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Nucleare: si vota

SPECIALE REFERENDUM – Il voto sul nucleare è salvo. La Corte di Cassazione ha stabilito che il 12 e 13 giugno prossimi il referendum sul nucleare si farà. Resta valido, quindi, il quesito abrogativo che chiede agli italiani se vogliono rinunciare all’atomo, nonostante le norme approvate nel decreto legge Omnibus che avrebbero potuto invalidare la consultazione popolare. “Il tentativo del governo di mettere un bavaglio alla volontà degli italiani di esprimersi sul nucleare non ha funzionato”, è il primo commento dell’associazione ambientalista Greenpeace. “La Corte di Cassazione ha giustamente ricondotto la partita referendaria alle regole previste dalla Costituzione”. La sentenza della Suprema Corte è stata accolta con entusiasmo anche dal comitato promotore “Vota Sì per fermare il nucleare”. “La Cassazione censura l’arroganza del governo e riconsegna nelle mani dei cittadini il diritto a decidere sul nucleare e del proprio futuro”.

Il pasticcio sul nucleare avrà comunque delle conseguenze. Bisognerà ristampare le schede, visto che i quesiti andranno riformulati in base alle nuove norme del decreto Omnibus sulla produzione di energia nucleare (art. 5 commi 1 e 8). Altro problema è rappresentato dal voto degli italiani all’estero, che hanno già iniziato a votare per corrispondenza sulle schede ormai superate con il vecchio quesito.

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