CRONACA

Il pericolo che viene dalla lavastoviglie

Non avevamo ancora dimenticato mozzarelle blu e influenze varie che sono arrivati il batterio killer e gli hamburger contaminati di queste ultime settimane. Oggi invece la nuova minaccia casalinga arriva dagli elettrodomestici. Nelle lavastoviglie delle nostre case si nascondono microorganismi che si sono adattati a vivere in ambienti estremi, potenzialmente pericolosi per la salute umana

NOTIZIE – A metterci in guardia è una ricerca in fase di pubblicazione su Fungal Biology, la rivista della British Mycological Society.

Nutrienti derivati dai residui di cibo, l’ambiente umido e caldo creano un habitat ideale per due tipi di funghi, che si possono trovare anche in altri elettrodomestici da cucina come lavatrici e macchine da caffè. I ricercatori hanno riscontrato che il 62% dei campioni prelevati dalla gomma sulle porte delle lavastoviglie conteneva i funghi Exophiala dermatitidis e E. phaeomuriformis, entrambi conosciuti per essere potenzialmente pericolosi per la salute umana.

Se pensiamo ad ambienti estremi ci vengono in mente gli abissi oceanici o le regioni aride, dove pochi organismi sopravvivono, e invece è proprio nelle nostre case accoglienti che l’evoluzione ha selezionato funghi estremamente resistenti, estremofili domestici che si sono adattati ad una nicchia ambientale non così ospitale. Alte temperature che oscillano tra i 60 e gli 80°C, un ambiente alcalino, l’uso di detergenti e sali nelle lavastoviglie creano un ambiente in cui questi organismi riescono a sopravvivere e a proliferare.

Gunde-Cimerman e colleghi hanno analizzato 189 lavastoviglie sparse nelle case di 18 nazioni diverse. I campioni sono stati prelevati con batuffoli di cotone sterili e sono stati portati nei laboratori di microbiologia dell’Università di Ljubljana. I DNA delle colonie di lieviti cresciuti sulle piastre di agar sono stati estratti e sequenziati per l’identificazione della specie corretta.

Specie appartenenti ai generi Aspergillus, Candida, Magnusiomyces, Fusarium, Penicillium e Rhodotorula sono stati trovati occasionalmente, mentre i lieviti neri Exophiala dermatitidis e phaeomuriformis sono stati costantemente e più frequentemente isolati. Il sessanta per cento delle lavastoviglie sono risultati positivi per i funghi, e il 56% erano positivi per l’Exophiala. Entrambe le specie di Exophiala sono note per essere in grado di causare malattie sistemiche nell’uomo e colonizzare i polmoni dei pazienti con fibrosi cistica

Mentre pensiamo di pulire le nostre stoviglie stiamo favorendo la crescita di lieviti e funghi. Questo è il problema, come ha spiegato Nina Gunde-Cimerman sulle pagine del The Daily Telegraph:

“One thing that is not in the report is that we tested the dishes after they had been cleaned in these dishwashers and they were full of this black yeast, so too the cutlery that you put in your mouth. We just don’t know how serious this could be”.

Fortunatamente nessuno dei proprietari di quelle 189 lavastoviglie si è ammalato. Sebbene questi risultati non possano essere ignorati, le contaminazioni descritte nell’articolo diventano rilevanti soprattutto in ambito ospedaliero, dove le stoviglie lavate possono essere destinate a persone con un sistema immunitario debilitato, facili bersagli di queste infezioni.

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