CRONACA

Kepler, lo spazzino spaziale

NOTIZIE – “Hai portato fuori la spazzatura?” “Uh, quasi dimenticavo. Sgancio subito l’astronave”

Sì, perché se sei su una stazione orbitante (per la precisione la ISS, la Stazione Sapziale Internazionale,  l’unica che orbita intorno al nostro pianeta osptitando degli esseri umani) come fai a elminare la spazzatura? Dopo che hai riciclato il riciclabile, recuperato il recuperabile, non ti resta che prendere un’astronave vuota e lanciarla verso Terra, facendo in modo che si bruci per bene. Lunedì verso le nostre cinque meno dieci del pomeriggio dalla ISS è stato sganciato il veicolo automatico di trasporto Johannes Kepler (ATV) dopo che era stato riempito di tutto ciò che sulla stazione non serviva più: vestiti sporchi, contenitori di cibo, equipagiamento guasto (e persino dei contenitori di urina processata da sistema di riciclo dell’acqua).

ATV era arrivato sulla stazione quattro mesi prima portando cibo, carburante, ossigeno e altre cose necessarie alla sopravvivenza sulla stazione. In questi quattro mesi gli astronauti l’hanno stipata per benino.

Martedi, verso le undici di sera i pochi pezzi che non sono bruciati a contatto con l’atmosfera terrestre si sono inabissati nelle acque al largo del Cile (l’astronave aveva infatti due razzi da sfruttare proprio per direzionare i residui eventualmente sopravvissuti in un’area disabitata del globo). Una curiosità, durante l’orbita di rientro Kepler si è quasi schiantato contro un frammento di debris spaziale.

Condividi su
Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.