LA VOCE DEL MASTER

Il freddo che cacciò i vichinghi

Uno studio sui sedimenti marini della Disko Bay in Groenlandia ha portato alla ricostruzione del clima degli utlimi 1500 anni, fornendo nuove indicazioni per interpretare la storia degli insediamenti vichinghi nell’area

LA VOCE DEL MASTER – Uno studio, condotto da un gruppo di ricercatori capeggiato da Sofia Ribeiro dell’Università di Copenhagen e pubblicato su Boreas, ha permesso di ricostruire il clima di un’area della costa occidentale della Groenlandia, negli ultimi 1500 anni. La ricostruzione del paleoclima, ottenuta grazie all’analisi dei fossili di microorganismi (dinoflagellati) e pollini contenuti nei sedimenti marini davanti alla baia di Disko ha permesso di approfondire la conoscenza del clima di questa regione, fornendo un contributo agli studi storici. I dati climatici ottenuti, possono infatti aiutare gli storici a capire come mai, attorno al 1350 d. C., i vichinghi che vivevano in questa zona l’abbiano definitivamente abbandonata.

La Disko Bay si trova sulla costa occidentale della Groenlandia, è una grande baia lunga 150 km e ampia 100, frequentata e amata dai turisti delle regioni estreme.

Sui suoi fondali (profondi in media 400 m) i ricercatori hanno prelevato una carota di sedimento e hanno sottoposto i quattro metri più superficiali di spessore a diversi tipi di analisi, tipici degli studi paleoclimatici tra cui datazioni, analisi del contenuto in dinoflagellati (componenti del plankton marino) e pollini. La produttività primaria e la copertura della superficie marina da parte dei ghiacci sono stati identificati come i fattori che più hanno influenzato nel tempo le variazioni delle comunità di dinoflagellati, entrambi fattori legati alla temperatura. Le variazioni di temperatura nella Disko Bay sono state ricostruite con un buon dettaglio per il periodo compreso tra il 500 e il 1750 d.C. circa. I risultati sono stati anche confrontati con altri già noti ricavati dallo studio di carote di ghiaccio, per ricostruire il clima delle regione. Una ricostruzione complessa poiché le temperature sono influenzate dalla “corrente occidentale della Groenlandia”, costituita da acque atlantiche relativamente calde.

Durante il periodo ìn cui i sedimenti marini studiati da Sofia Ribeiro si sono deposti sul fondale della baia, sulla costa adiacente stavano accadendo alcuni eventi storici documentati. Nel 985 d.C. erano arrivati in Groenlandia gruppi di coloni vichinghi capeggiati da Eric il Rosso. Stabilirono un insediamento noto agli storici come “Colonia occidentale” dalla quale si spostavano a nord verso la baia di Disko per cacciare trichechi e foche. Proprio in questo periodo le condizioni climatiche risultanti dallo studio paleoclimatico, erano relativamente miti, tanto da consentire ai coloni di dedicarsi alla pastorizia. Nel 1350 l’insediamento cadde in rovina, per cause a lungo dibattute dagli storici. Adesso sembra esserci un nuovo indizio: la concomitanza di un periodo di clima più freddo con estensione dei ghiacci. I vichinghi, orgogliosi di essere europei e che mai adottarono le tecniche di caccia e di sopravvivenza degli inuit, non furono capaci di affrontarlo. Un esempio di come il clima possa aver condizionato la storia dell’uomo.

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