AMBIENTE

L’automobile che non c’è

AMBIENTE – È in corso in questi giorni, e più precisamente dal 16 al 22 settembre la Settimana Europea per la Mobilità Sostenibile. La campagna dell’Unione Europea, nata nel 2002, promuove mezzi di trasporto cittadini meno inquinanti e alternativi all’auto privata, considerata responsabile di gran parte dell’inquinamento acustico e atmosferico cittadino, di degrado delle aree urbane e di consumo del territorio.

È incoraggiato ad esempio l’utilizzo dei mezzi pubblici ma anche la condivisione dei mezzi di trasporto; ne è un esempio il car-sharing ovvero l’uso di un’automobile su prenotazione e il suo pagamento in funzione dell’uso, attivo in una quindicina di città italiane, ma anche il car-pooling cioè gli spostamenti di più persone con la stessa auto. Un vantaggio per l’ambiente e per le… proprie tasche.

A tal proposito il Quarto Osservatorio annuale su Mobilità e Mezzi di Trasporto realizzato da Europcar, leader di servizi di noleggio in Europa, e Ipsos indica, la crisi economica sta già spingendo gli europei a cambiare le loro abitudini in fatto di guida. Per quanto riguarda l’Italia, la maggioranza degli intervistati riconosce che mantenere un’auto costi molto e oltre la metà sta considerando l’ipotesi di rinunciare ad almeno una delle auto possedute dalla propria famiglia. A fronte di ciò, però, il noleggio viene ancora considerato complicato, poco pratico e stressante.

Più apprezzato sembra invece essere il sistema di noleggio di biciclette, il cosidetto Bike-Sharing che secondo il dossier pubblicato quest’anno da Legambiente “Good Bikes” è attivo in un centinaio di comuni e vanta una ‘flotta’ di circa 4mila biciclette e 40mila utenti.

La bici rappresenta la soluzione ideale per la sostenibilità: non produce emissioni inquinanti, non ingombra, non fa rumore , non dipende da fonti energetiche esterne e fa bene alla salute. Sarà per questo che il numero di cittadini che usano la bicicletta per spostarsi in aree urbane anche nei giorni feriali è in crescita, passando dal 2.9% della popolazione adulta del 2001 (dati Istat) al 9%, del 2009, per un totale di quasi 5 milioni di persone. Per chi è tra questi ricordiamo che dal 24 al 26 settembre inizia a Padova ExpoBici la vetrina italiana delle tendenze e delle innovazioni del comparto bici.

Last but not least c’è l’opzione di muoversi a piedi, ad esempio attraverso percorsi pedonali che partano da un capolinea e portano i bambini a scuola senza l’utilizzo delle vetture, i cosiddetti “Piedibus“. L’obiettivo del progetto è aumentare l’autonomia dei bambini ma anche ridurre il traffico automobilistico di fronte alle scuole e nelle strade circostanti. Ce ne sono già molti in Italia e per conoscere quello più vicino si può ciccare sul sito Piedibus.it

Ideale sarebbe la raggiungere l’intermodalità, ossia la combinazione e contiguità dei diversi mezzi di trasporto: treno, trasporto pubblico locale, biciclette, Bike-Sharing e Car-Sharing che permettano ai cittadini di spostarsi agevolmente senza effettivamente ricorre all’uso dell’auto privata e a navigare in rete pare che ci sia già chi sta ragionando in tal senso.

Da quando è stata organizzata per la prima volta nel 2002, la Settimana europea della mobilità ha visto aumentare con gli anni il numero delle città partecipanti. Nel nostro Paese sono oltre 60 i comuni e le province (incluse Napoli, Roma e provincia, Milano e Bologna) che hanno aderito con iniziative proprie: un numero sinora mai raggiunto e che pone l’Italia tra le prime nazioni in Europa per numero di città partecipanti.
Non mi rimane che suggerirvi di cercare il programma della vostra città più vicina e buona settimana a tutti.

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