CRONACA

Le migrazioni nei denti

CRONACA – Dei dinosauri abbiamo solo i resti fossili, come facciamo a capire che abitudini e comportamenti avevano in vita questi animali? Una tecnica molto in voga oggi è l’analisi isotopica dei reperti, che ha permesso di stabilire molte cose, dalla dieta alle temperature in cui vivevano questi antichi animali. Ora una nuova ricerca pubblicata su Nature dalla semplice osservazione dello smalto dei denti di alcuni esemplari di camarasauro ha proposto l’ipotesi che questi animali migrassero alla ricerca dell’acqua. Henry Fricke del Colorado College, ha confrontato la composizone isotopica dello smalto con quella delle rocce in aree attorno al luogo in cui sono stati ritrovati i fossili.

L’assunto di base è che ogni volta che l’animale (non solo i dinosauri, ma tutti gli animali) beveva nello smalto venivano incorporati gli isotopi presenti nell’acqua. Bacini diversi hanno rapporti diversi per esempio fra i vari isotopi dell’ossigeno (ossigeno 18 e ossigeno 16). Anche quando le rocce si formano incorporano questi isotopi. Fricke ha pensato allora di confrontare la composizione isotopica dello smalto con quella delle rocce.

Infatti nelle zone a più bassa altitudine il rapporto fra ossigeno 18 e 16 è sbilanciato a favore del primo (più pesante), ma nello smalto dei denti ritrovati lo scienziato ha trovato molto più ossigeno 16 di quanto ci si aspettasse dato il luogo del ritrovamento. Fricke perciò ha avanzato l’ipotesi che i dinosauri abbiano bevuto acqua ad altitudini maggiori rispetto al luogo in cui sono poi morti, il che significa che devono essersi spostati.

Fricke ritiene che meta della migrazione fossero le alture vulcaniche a est delle formazioni di Morrison dove i denti sono stati trovati, a circa 300 km di distanza. Lo scienziato inoltre pensa che le migrazioni fossero stagionali: confrontando gli strati dello smalto all’interno di un singolo dente si osservano infatti variazioni ondulatorie della composizione isotopica.

I risultati sono interessanti, ma altri scienziati pensano che per avere conclusioni più certe sarà necessario analizzare i fossili di altri dinosauri più piccoli (o di rettili antichi come i coccodrilli che vivevano nella stessa zona nello stesso periodo dei camarasauri). Si pensa infatti che animali più piccoli non potessero migrare e dunque il confronto (se si evidenziasse una differenza spiccata) potrebbe offrire informazioni decisive.

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.