IL PARCO DELLE BUFALE

I campioni del 2011

COSTUME E SOCIETÀ – In attesa dei personaggi dell’anno a cura di Nature e Science, The Scientist pubblica la top 5 dei più chiacchierati dai media scientifici e non.

Commenti e link della custode.

1. Diederik Stapel, ex professore all’università di Tilburg, nei Paesi Bassi, detto il “golden boy” della psicologia sociale europea, pareva aver scoperto che il degrado urbano rafforzava la discriminazione razziale, che le persone carnivori erano più riottose delle vegetariane ed altri fenomeni molto apprezzati dai media. Ha ammesso di essersi inventato tutti i dati delle presunte ricerche da lui svolte “sul campo”  che poi passava ad assistenti e studenti con i quali firmava raffiche di pubblicazioni. Science ha dato il via alle ritrattazioni che dovrebbero arrivare a un centinaio in tutto.

2. Judy Mikovits, scopritrice del virus murino quale presunta causa della sindrome da fatica cronica secondo una ricerca uscita su Science e in parte ritrattata. Dopo averla licenziata in tronco, l’istituto Whittemore Peterson – non profit, ma con succursale for profit che vende esami diagnostici e “cure” basate sui suoi lavori – l’ha accusata di furto di documenti e materiali. Arrestata e ora in libertà provvisoria contro cauzione di 100 mila dollari, ha ritrovato un posto di lavoro.

3. Paola Sebastiani della Boston School of Medicine e dell’IRCSS-CNR, Segrate, et al., scopritori di 19 “geni della vecchiaia” con analisi subappaltate a laboratori esterni. Fatte con materiali e metodi diversi tra loro hanno prodotto dati non compatibili, hanno obiettato i colleghi. L’articolo su Science è stato ritirato dagli autori i quali hanno rifatto in proprio le analisi, ritengono di aver identificato comunque alcuni geni validi e pensano di trovare una rivista che ne pubblichi i risultati.

4. Felisa Wolfe Simon della NASA et al. per la ricerca sul batterio del Lago Mono che incorporava arsenico sotto forma di arseniate (AsO4-3) nel proprio DNA, al posto del fosfato. La scoperta era stata diffusa e commentata dalla prima autrice durante una mega-conferenza stampa, ma poggiava su analisi insufficienti stando alle numerose critiche pubblicate anch’esse da Science.

5. Edward Wegman dell’università George Mason, Virginia, per la ritrattazione addirittura da parte della casa editrice di un articolo scritto insieme a Yasmin Said, sua laureata, dottorata ed assistente, e a due suoi  studenti, risultato copiato da Wikipedia e da due libri non citati come fonti. Analoghi plagi erano già emersi nel rapporto Wegman del 2006, per il quale dal maggio 2010 l’università ha in corso un’indagine che doveva concludersi entro 12 settimane. Uscito nel 2008 su Computational Statistics and Data Analysis di cui Wegman e Said erano entrambi redattori, l’articolo accusava Michael Mann e altri paleoclimatologi di favorire i propri studenti e la pubblicazione di articoli di cui erano co-autori.

Le donne battono gli uomini 4 a 2;  Science batte Nature 4 a 0.

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Immagine: “Jeffrey”, http://www.flickr.com/photos/quasproduction/4567071982/sizes/l/in/photostream/

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