CRONACAINFOGRAFICHE

A che ora è la fine del mondo?

FUTURO – Mancano solo cinque minuti. A dirlo sono gli esperti del Bulletin of the Atomic Scientists, che proprio qualche giorno fa hanno spostato l’orologio dell’apocalisse alla 23:55, un minuto in avanti rispetto a gennaio 2010, l’ultima volta in cui il panel di scienziati aveva ritoccato l’orario. Doomsday Clock non è solo il titolo di una canzone degli Smashing Pumpkins, ma un orologio che simboleggia quanto siamo vicini alla distruzione della Terra, causata da armi nucleari, cambiamenti climatici o altri disastri provocati dall’uomo.

Apparso per la prima nel 1947, in piena guerra fredda, le sue lancette sono state spostate in avanti o indietro per ben 20 volte. Nel 1953 è arrivato a segnare le 23:58 a causa della decisione degli Stati Uniti di proseguire nelle ricerche sulla bomba all’idrogeno, mentre nel 1991, in concomitanza con la fine della guerra fredda, ha raggiunto la sua massima distanza dalla mezzanotte. Da allora fino al 2010, il fallimento delle politiche di disarmo nucleare, il terrorismo e le conseguenze dei cambiamenti climatici hanno determinato diversi spostamenti delle lancette verso la mezzanotte.

Nel 2010 il Bulletin ha deciso di portare indietro l’orologio di un minuto sulla base delle intenzioni manifestate dai leader mondiali, decisi ad affrontare la riduzione degli armamenti e a dedicare maggiore attenzione ai cambiamenti climatici.

Ora, pero’, siamo alla resa dei conti: “In molti casi le promesse sono state disattese – spiega il comunicato ufficiale dell’associazione – messi di fronte ai pericoli di proliferazione nucleare e dei cambiamenti climatici, oltre che al bisogno di trovare fonti di energia sicure e sostenibili, i leader mondiali hanno come al solito fallito nel cambiare politica”. Ed ecco che l’orologio si sposta in avanti, alla 23:55, e la fine del mondo si avvicina. Secondo gli esperti del Bulletin of Atomic Scientist solo un maggiore controllo sul nucleare civile e sulla proliferazione di quello militare, così come l’adozione di un nuovo accordo sulle emissioni di gas serra potrebbero farlo indietreggiare e farci tornare in zona salvezza.

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