SALUTE

Quella molecola nelle ossa

SALUTE – Il nome, IL-6, è curioso, sembra indicare un autobus, ma si tratta di una molecola responsabile di una serie di patologie che coinvolgono le ossa. In particolare, la IL-6 è coinvolta nello sviluppo dell’osteoporosi in età precoce, già in tenera età.

Da anni un team di ricercatori dell’Università dell’Aquila e dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ne stanno studiando i meccanismi per individuare cure migliori, e ora sono riusciti a capirne meglio il suo comportamento. In uno studio pubblicato su Nature Communication hanno dimostrato come l’IL-6 lavora assieme ad altre due molecole dai nomi ben più complessi, la c-Src e la IGFBP5.

Inibendo la c-Src negli esperimenti l’osso ritorna normale, ma la IL-6 rimane elevata. In presenza di elevati livelli di IL-6, tramite le alterazioni di c-Src e di IGFBP5, le ossa vanno incontro ad osteoporosi. In parole povere individuare meglio gli obiettivi per bilanciare il normale ricambio dell’osso (distruzione del tessuto vecchio e formazione di nuovo tessuto) permetterebbe di individuare cure migliori.

Non solo, perché secondo i ricercatori questo meccanismo sembra avere un ruolo cruciale anche in cellule diverse da quelle ossee, come quelle coinvolte nei processi di infiammazione e quelle tumorali. “Negli esperimenti sui topi dimostriamo come l’inibizione di c-Src riduca notevolmente la formazione di metastasi ossee e l’induzione di processi infiammatori”, spiega Barbara Peruzzi, che ha condotto la sperimentazione. “Inoltre, abbiamo ottenuto dati preliminari che indicano come queste molecole possano essere determinanti anche nell’insorgenza di un tumore pediatrico molto aggressivo, l’osteosarcoma, grazie ai quali abbiamo ottenuto un finanziamento triennale dalla Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro”.

Immagine: “planetc1” (CC)

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