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Svelato il genoma di Schistosoma haematobium

LA VOCE DEL MASTER – Più di 230 milioni di persone infettate ogni anno in 77 nazioni, stando ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Queste le cifre della schistosomiasi, una malattia parassitaria seconda solo alla malaria in termini di diffusione. Ora, grazie ad uno studio pubblicato su Nature Genetics, si potranno sviluppare ulteriormente le terapie. Un team internazionale di ricercatori, coordinato dall’Università di Melbourne, ha infatti sequenziato il genoma di Schistosoma haematobium, uno dei parassiti che causano la schistosomiasi. Ed è bastata una piccola quantità di DNA, circa 200 nanogrammi estratta da due larve, per svelarne la sequenza.

Lo Schistosoma haematobium, diffuso soprattutto nell’Africa sub-sahariana, attacca il sistema uro-genitale. È stato associato all’insorgenza del cancro alla vescica ed è considerato come fattore di rischio per le infezioni da HIV, soprattutto nelle donne. La trasmissione all’uomo avviene in acque infette tramite il contatto con piccole larve rilasciate da lumache d’acqua dolce. All’interno dell’organismo umano, i vermi adulti vivono nei vasi sanguigni mentre le uova si insediano nell’epitelio vescicale, provocando infezioni croniche fino a favorire la comparsa del cancro.

Studi precedenti hanno portato al sequenziamento del genoma di altri due parassiti intestinali della stessa famiglia, lo Schistosoma mansoni e lo Schistosoma japonicum, e il risultato della nuova ricerca aggiunge un ulteriore elemento nello sviluppo di terapie mirate.

Crediti immagine: ynse, Flickr (CC)

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