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Prove tecniche di DNA artificiale

FUTURO – Un nuovo articolo fresco fresco di pubblicazione su Science, aggiunge nuovi, e probabilmente importanti, mattonicini di conoscenza nel campo della biologia sintetica. Il gruppo di ricercatori della Arizona State University ha creato sei tipi di DNA artificiale (chiamati con il nome collettivo di XNA, dove la X rappresenta un composto sostitutivo dello zucchero contenuto in RNA e DNA, ribosio nel primo e  desossiribosio nel secondo), ed è riuscito prima a far sì che gli XNA si replicassero con un processo autonomo e poi a far subire un processo di selezione naturale a un particolare tipo di XNA (chiamato HNA, quello con l’anidro exitolo al posto dello zucchero tradizionale).

DNA e RNA sono le uniche molecole che subiscono un processo di selezione naturale darwiniana, e sono infatti la base per la vita sul nostro pianeta. Il DNA e l’RNA sono in grado di conservare e trasmettere informazione, proprio per la loro singolar e capacità di autoreplicarsi. Gli scienziati stanno da tempo cercando di mettere a punto molecole artificiali con caratteristiche simili al DNA e all’RNA, per comprendere meglio, fra le altre cose, le origini della vita.

Serve una precisazione: Vitor Pinheiro e colleghi non sono riusciti a far replicare una catena di XNA direttamente da un’altra catena di XNA, ma hanno dovuto usare come intermediario il DNA (quindi in questo senso molta strada deve essere ancora fatta, DNA e RNA si duplicano spontaneamente creando direttamente copie di sè stessi), ma il passaggio è comunque un passo in avanti importante.

Il prossimo passo sarà certamente quello di migliorare la duplicazione del XNA direttamente in altro XNA (Pinhero e colleghi ci hanno già provato, ma al momento la fedeltà di copia è ancora bassa). Le implicazioni sono notevoli: dallo studio delle analisi dell’origine della vita sul nostro pianeta alle applicazioni alle scienze dei materiali, nel campo medico…

Crediti immagine: Micahb37

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.