CRONACA

Ops, si è ristretto l’insetto

CRONACA – Avete presente le illustrazioni dei libri di quando eravate bambini? Quelle con i dinosauri e le libellule grandi due metri? Dove sono finiti quegli insettoni, o meglio perché e quando si sono ristretti alle dimensioni attuali?

Un nuovo studio svela il mistero: gli insetti sono diventati piccoli con l’arrivo degli uccelli, per diventare più agili nel volo e non essere catturati.

Matthew Clapman e Jered Karr, dell’Università della Califonia di Santa Cruz, hanno analizzato centinaia di record fossili e hanno osservato che la dimensione degli stessi diminuisce drasticamente proprio in corrispondenza della comparsa dei primi fossili di uccelli, circa 150 milioni di anni fa.

La dimensione (media) maggiore gli insetti l’hanno raggiunta circa 300 milioni di anni fa (tardo carbonifero). La teoria più accreditata attualmente sostiene che la dimensione degli insetti sia legata alla quantità di ossigeno nell’atmosfera (più ossigeno, più grandi), che allora era di circa 30% , rispetto all’attuale 21%. Clapman e Karr però hanno osservato che gli insetti hanno iniziato a ridursi in dimensioni quando la percentuale di ossigeno atmosferico stava ancora crescendo e ritengono che l’ipotesi dei predatori sia più plausibile.

Crediti immagine: williamcho

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.