AMBIENTE

Gli occhi della sogliola? Frutto dell’evoluzione

AMBIENTE – Non solo buoni da mangiare, ma un vero e proprio rompicapo evolutivo.  Pesci come la sogliola o l’halibut, che vivono appiattiti nei fondali marini, hanno entrambi gli occhi sullo stesso lato della testa. Così da sempre o prodotto dell’evoluzione? La risposta è sull’ultimo numero del Journal of Vertebrate Paleontology.

Un gruppo di ricercatori dell’università di Oxford ha analizzato un fossile vecchio di cinquanta milioni di anni . Si tratta di un heteronectes (che letteralmente significa “pesce diverso”), esemplare  primitivo che rappresenta il perfetto stadio intermedio tra i pesci con una disposizione normale degli occhi e i bizzarri pesci piatti con entrambi gli occhi da un solo lato.

Il fossile  in questione è stato ritrivato a Bolca, località nei monti Lessini, tra le provincie di Vicenza e Verona, da tempo un importante sito per gli studiosi dei pesci fossili. Qui, in epoca preistorica, esisteva una popolata barriera corallina e i fossili ritrovati danno l’idea della biodiversità un tempo esistente.

Lo studio del team inglese aiuta anche a capire meglio la biodiversità odierno: dimostra che le sogliole attuali sono frutto di un lento processo di evoluzione, con buona pace di chi le descriveva come un esempio di debolezza della teoria darwiniana. “Come poteva, infatti, un pesce con una disposizione degli occhi così inusuale sopravvivere?”, si chiedevano alcuni. L’heteronectes è la prova che lo spostamento di uno degli occhi di questi esemplari non è un processo avvenuto alle radici dell’albero filogenetico, ma un frutto dell’evoluzione.

Crediti immagine: Yellow Cat (Flickr)

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