JEKYLL

Falling Walls, citizen journalism “a muro duro”

JEKYLL – La Fondazione Ahref di Trento, in collaborazione con la Fondazione Falling Walls di Berlino, in questi giorni ha dato il via al secondo concorso internazionale di citizen journalism, Falling Walls. È dal 2010 che Ahref è impegnata nel reclutare il pubblico attivo di Internet migliorandone il rapporto con l’informazione e le istituzioni, con «l’obiettivo di ipotizzare, disegnare, implementare, sperimentare e testare logiche incentivanti che favoriscano il miglioramento della qualità dell’informazione stessa». Nell’ambito di tale attività si svolge il concorso Falling Walls, ispirato alla omonima conferenza dedicata ai muri da abbattere nella società e in ambito scientifico, e che si tiene nella capitale tedesca dal 2009 ogni anno il 9 novembre, l’anniversario della caduta del Muro.

La conferenza prevede l’intervento di venti ricercatori d’eccellenza (come Michael Bruter, professore di politiche europee alla London School of Economics, o Daniel Zajfman, presidente dell’Istituto Weizman, o ancora Monique Breteler, professoressa di Epidemiologia ad Harvard) provenienti da ogni parte del mondo i quali sono invitati a presentare in quindici minuti le loro scoperte (citando dal sito della manifestazione: «ideas that could dramatically transform life worldwide») nei campi più disparati, dalla sociologia all’astrofisica, dall’arte alla medicina. A partire dall’edizione del 2011 esiste anche un Falling Wall Lab, un forum che ha luogo il giorno prima della conferenza e dedicato a cento giovani professionisti dell’accademia e non per far conoscere le loro idee e visioni. Al termine del Falling Wall Lab, le migliori presentazioni verranno premiate da una giuria prestigiosa (a presiederla, nel 2011, c’erano Ernst Rietschel, presidente dell’Associazione Leibniz, e Martin Sonnenschein, amministratore delegato per l’Europa centrale della A.T. Kearney). È in questo contesto che si inserisce il concorso promosso in Italia da Ahref.

Chiunque voglia partecipare (sono ammessi singoli, gruppi e associazioni) deve presentare un video della durata massima di tre minuti oppure un testo o un reportage fotografico che racconti la storia di un muro che deve essere abbattuto nel campo scientifico e di chi ha fatto di questa causa la propria missione. I testi possono essere sia in inglese sia in altre lingue, ma in questo caso dovranno avere sottotitoli in inglese. Tutti i materiali dovranno essere caricati su www.timu.it entro la mezzanotte del 14 ottobre 2012.  I vincitori riceveranno il biglietto d’ingresso alla manifestazione e il pagamento delle spese di viaggio e alloggio. Le storie migliori verranno pubblicate nei siti di Falling Walls.

Crediti per l’immagine: racineur/Flickr

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