POLITICA

Tagli alla ricerca

POLITICA – Un paese in coma farmacologico. Questa è l’immagine che sembra emergere dando un’occhiata ai tagli effettutati dal decreto sulla spending review da poco pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Come dopo un incidente grave un ferito può venir tenuto in animazione sospesa e forzata per cercare di salvarla, questo paese sembra doversi rassegnare alla semplice sopravvivenza con funzioni minime, sperando che poi pian piano ci si possa rimettere.

Non è detto che così si scongiuri il decesso, però. Le voci sono tante e ci interessano tutti, ma qui voglio parlare di finanziamenti alla ricerca. In un paese che storicamente non ha mai puntato sulla ricerca scientifica, e che pure è riuscito negli anni a costruire, quasi miracolosamente, alcuni spazi di eccellenza, si rischia ora la paralisi.

E anche se a qualche cittadino (ma a quanto pare anche ai nostri politici) la ricerca di base può apparire molto lontana da un’utilità ” la situazione dell’Italia economica e delle imprese è tale che tagliare la ricerca vuol dire tagliare l’innovazione,”  come commenta amara Speranza Falciano, nella giunta esecutiva dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – INFN. Questa è una cosa che purtroppo in Italia sembra non essersi mai capita. E proprio INFN è uno degli istituti più colpiti dai tagli.

“Una vera doccia fredda. Stavamo ancora festeggiando la scoperta dell’Higgs, quando ci è giunta la notizia,” ci spiega  Falciano. L’istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha infatti avuto un taglio di  oltre 9 milioni di euro (3,79%) per il 2012 e  di 24,3 milioni (10,1%) per il 2013 e 2014. “Siamo increduli, sia perché dal punto di vista scientifico abbiamo dimostrato ampliamente la nostra capacità ed efficienza, raggiungendo risultati eccellenti, ma anche perché lo abbiamo fatto dal punto di vista della governance.”

“Siamo un ente che spende il 55% dei contributi per il personale e tutto il resto viene investito nella ricerca, in questo senso siamo quasi un eccezione, nel senso virtuoso del termine” continua Falciano. “Il quadro generale è virtuoso, eppure siamo quelli fra i piu colpiti e chiaramente qualcosa non torna.”

“Non abbimao al momento alcuna ipotesi sul perché sia INFN a fare maggiormente le spese di questi tagli, possiamo solo ipotizzare che si tratti di qualcosa di ‘tecnico’. Una delle nostre sorprese è di non essere mai stati consultati su come operare eventuali tagli, che se sono necessari bisogna in qualche maniera accettare,” spiega Falciano, che conclude: “se i tagli rimanessero quelli annunciati dovremmo di certo chiudere qualche settore di ricerca anche importante.”

Qui di seguito tutti i tagli nei finanziamente degli istituti compresi sotto il cappello del MIUR:

– Agenzia Spaziale Italiana (ASI): viene tagliato oltre un milione di euro (lo 0,21%) per il 2012 e 2,8 milioni (0,56%) per il 2013 e 2014

– Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF): si tagliano oltre 389.000 euro, (0,48%) per il 2012 per il 2012 e oltre un milione (1,29%) per 2013 e 2014

– Consiglio Nazionale per le Ricerche (CNR): si tagliano 6 milioni di euro (1,23%) per il 2012 e oltre 16 milioni (3,28%) in meno per il 2013 e 2014

– Istituto Nazionale di Geofisia e Vulcanologia (INGV): tagliati oltre 611.400 euro (1,35%) per il 2012 e u 1,6 milioni (3,59%) per il 2013 e 2014

– Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM): tagliati 330.000 euro (1,77%) per il 2012 e 880.900 euro (4,73%) per il 2013 e 2014

– Stazione zoologica Anton Dohrn: taglio di 251.000 euro (1,97%) per il 2012 e di 670.000 (5,25%) per 2013 e 2014

– Istituto nazionale di Alta Matematica (INDAM): tagliati 48.000 euro (2,09%) per il 2012 e 189.000 (5,25%) per 2013 e 2014

– Istituto di Studi Germanici: meno 20.800 euro (3,6%) per il 2012 e 55.600 euro (8,16%) per il 2013 e 2014

– Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN): tagliati 9 milioni di euro (3,79%) per il 2012 e 24,3 milioni (10,1%) per il 2013 e 2014

– Centro Fermi: si tagliano oltre 70.900 euro (3,82%) per il 2012 e 189.000 (10,2%) per il 2013 e 2014;

– Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS): tagliati 486.900 euro (3,90%) per il 2012 e oltre 1,2 milioni (12,4%) per il 2013 e 2014

– AREA Science Park: tagliati 740.900 euro (9,27%) per il 2012 e 1,9 milioni (24,7%) per il 2013 e 2014 (che fa di quest’ente quello più colpito in percentuale)

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.