CRONACA

Un ruolo per le aree visive nei disturbi da panico

CRONACA – I disturbi da panico, come l’agorafobia, sono fobie complesse dove è difficile individuare una causa scatenante e ancor di più un preciso processo biologico scatenante. Nonostante ciò, di recente gli scienziati hanno ipotizzato un ruolo delle aree cerebrali visive, e uno studio appena pubblicato su Current Biology supporta questa idea, fornendo ipotesi sulle basi biologiche di questi disturbi.

Hsin-Ho Yu dell’Università Monash a Victoria in Australia hanno monitorato la risposta elettrica dell’area prostriata nel cervello di scimmie ustitì, per capirne le funzioni nel dettaglio e hanno scoperto numerose cose. La prostriata è un’area ritenuta molto antica filogeneticamente, molto più semplice dal punto di vista istologico delle aree visive primarie per esempio. Yu e colleghi hanno osservato che i neuroni di questa area hanno campi recettivi grandi ma ben definiti e soprattutto rispondono molto velocemente agli stimoli esterni. Sono sensibili alla presenza di movimento ma non alla direzione e rispondono a stimoli puntuali ma sparsi. I ricercatori hanno anche trovato che nella prostriata la rappresentazione della periferia del campo visivo è enfatizzata. Tutto ciò, spiegano gli autori, è compatibile con la funzione di monitorare la periferia del campo visivo per rilevare stimoli nuovi e inaspettati, e magari coordinare una risposta difensiva dell’organismo (fuga? attacco?).

È infatti noto che quest’area ha notevoli connessioni con altre aree, uditive, motorie, legate alle emozioni. Studi recenti avevano trovato un ruolo dei distrurbi a un network legato alla proprio prostriata nell’insolita ipersensibilità nel campo visivo periferico che si osserva nei pazienti affetti da disturbi da panico. Yu e colleghi ora suggeriscono che la corteccia prostriata potrebbe rappresentare un percorso limbico “velocizzato” dell’informazione visiva spaziale, utile per coordinare una risposta complessa dell’organismo.

Disturbi in questo corcuito potrebbereo giocare un ruolo nel panico patologico

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.