CRONACA

Lo stile parigino secondo il software

CRONACA – Un gruppo di ricercatori della Canergie Mellon (CMU) e della Scuola normale superiore di Parigi ha messo a punto un sistema automatico basato sul data mining di grandi database di informazioni che riesce a isolare i “dettagli” visivi caratteristici di una città. Spiego meglio: cos’è che per esempio rende così caratteristica e cosi facilmente riconoscibile Parigi, tanto che si può riconoscerla anche osservando scorci poco noti?

Il sistema automatico sviluppato da Alexei Efros, professore alla CMU, e colleghi è in grado di fare una selezione degli elementi più caratteristici (balconi, porte, finestre con le sbarre tutto con una forma tipica) partendo da una gran mole di immagini e trovando le ricorrenze. Il gruppo di ricerca ha dato in pasto al software più di 250 milioni di dettagli visivi, partendo da 40.000 foto tratte da Google Street View di Parigi, Londra, Barcellona e altre otto città.

I set di elementi visivi geo-localizzati selezionati dal software per ciascuna location sono utili per vari motivi, per esempio mappare corrispondenze (e influenze culturali) fra le varie città, ma anche per scopi più “leggeri”.

Basti l’esempio, in campo cinematografico, di quando si deve ricostruire l’ambiente di una data città. Per l’animazione Ratatouille gli art director della Pixar se ne sono andati in giro per la città di Parigi per una settimana a far foto. Questo sistema automatizzato potrebbe essere di grande aiuto in casi simili.

Il data minig inoltre per ora è una tecnica poco usata nel campo delle immagini, perché molto costosa dal punto di vista computazionale e questa nuova ricerca rappresenta un avanzamento. Il sistema e i dati raccolti saranno presentati al prossimo SISGRAPH 2012 a Los Angeles, qui trovate un preprint dell’articolo e qui un altro caricato su ArXiv.

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.