CRONACA

Le gemelle della Via Lattea

CRONACA- La Via Lattea ha una gemella: anzi, due. Un ricerca presentata pochi giorni fa all’assemblea generale dell’Unione astronomica internazionale a Pechino ha trovato il primo gruppo di galassie con caratteristiche simile alla nostra. Si tratta di un ritrovamento raro nel gruppo di galassie di cui fa parte la Via Lattea, il Gruppo Locale.

La Via Lattea è una galassia abbastanza tipica se vista isolata dal suo intorno ma, se considerata insieme  alle sue vicine, le Nubi di Magellano, è molto rara, e c’era una probabilità concreta che fosse un esemplare unico nel suo genere. Almeno finché uno studio del Gruppo Locale non ha trovato altri due esemplari molto simili.

L’astronomo Aaron Robotham, che divide la sua attività tra la sezione del Centro internazionale di ricerca radioastronomica dell’Università dell’Australia occidentale e l’Università di St. Andrews in Scozia, ha cercato gruppi di galassie simili alla nostra nella mappa più dettagliata a oggi disponibile del Gruppo Locale, il Galaxy and Mass Assembly survey, un progetto che conduce studi cosmologici attraverso apparecchiature terrestri e spaziali di ultima generazione, oltre a indagare su formazione ed evoluzione delle galassie.

“Non abbiamo mai trovato un sistema come quello della Via Lattea prima d’ora, il che non è sorprendente se consideriamo quanto questi siano difficili da individuare. Solo recentemente è stato possibile condurre il tipo di analisi che ci ha permesso di trovare insiemi simili”, afferma Robotham, che ha pubblicato i risultati dello studio del suo gruppo sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.

“Gli strumenti di cui avevamo bisogno sono diventati disponibili quasi contemporaneamente: erano necessari telescopi abbastanza potenti da rivelare non solo le galassie, ma anche le loro compagne meno visibili (come lo sono le Nubi di Magellano rispetto alla Via Lattea); avevamo bisogno, inoltre, di osservare sezioni più ampie del cielo, e soprattutto dovevamo assicurarci che fosse rivelata ogni galassia esistente nella sezione, cioè che non ne andasse persa nessuna nel conto”.

Le sofisticate simulazioni di formazione di galassie non danno come risultato molti esemplari simili alla Via Lattea e alla sua periferia e, anzi, predicono che questi sono sistemi assai rari. Finora gli astronomi non sono stati in grado di quantificarne la rarità: la situazione è cambiata del tutto con la scoperta non di una, ma di due galassie con le stesse caratteristiche della nostra, all’interno di un campione di centinaia di migliaia di galassie rivelate.

“Abbiamo scoperto che il 3% circa di galassie simili alla Via Lattea hanno compagne come le Nubi di Magellano. In totale, abbiamo trovato 14 galassie simili alla nostra, due delle quali però le corrispondevano quasi esattamente”, spiega l’astronomo che, nei prossimi mesi, lavorerà insieme ai suoi colleghi su telescopi nel New South Wales (Australia) e in Cile, continuando a studiare questi sistemi.

La Via Lattea è coinvolta in una complessa danza cosmica con la Grande e la Piccola Nube di Magellano, chiaramente visibili nel cielo notturno dell’emisfero australe. Molte galassie hanno compagne più piccole in orbita attorno a esse, ma poche ne hanno due grandi quanto le Nubi di Magellano.

“La visione delle Nubi di Magellano è probabilmente un evento di durata limitata. Dovremmo godercele finché possiamo, poiché esisteranno soltanto per ancora pochi miliardi di anni”, scherza Robotham. In pratica, ci troviamo nel posto giusto e al momento giusto – almeno chi vive nell’emisfero australe – per poter ammirare lo spettacolo delle Nubi nel cielo notturno.

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