CULTURALIBRI

Einstein aveva ragione

LIBRI – Mezzo secolo di impegno per la pace

Ascolta l’intervista a Pietro Greco:

“Einstein è diventato un mito: èforse lo scienziato più conosciuto di tutti i tempi e quasi il simbolo stesso della scienza. Oltre che un genio nella fisica, è stata una persona che ci ha insegnato molto, soprattutto per quanto riguarda i rapporti tra scienza e società.
È stato allo stesso tempo un personaggio scomodo: osannato dalle masse e tenuto d’occhio dalla polizia, tanto da quella tedesca quando era in Germania quanto dall’FBI che ha compilato alcune migliaia di pagine sul “sovversivo Einstein”. Accusato di essere comunista negli Stati Uniti e un amico dei capitalisti in Unione Sovietica, non è mai stato un uomo accomodante con il potere: è stato sempre libero, tanto da rinunciare alla presidenza di Israele quando gli è stata proposta.”

È quanto ci racconta Pietro Greco, giornalista scientifico e scrittore, intervistato sul sul libro “Einstein aveva ragione, mezzo secolo di impegno per la pace”. Dall’infanzia fino alla scomparsa del grande scienziato, questa biografia, edita Scienza Express, ci racconta la vita dello scienziato accennando sì alle grandi rivoluzioni scientifiche ma approfondendo soprattutto i suoi sogni e il suo impegno all’interno della società in un periodo storico, quello caratterizzato dalle due guerre mondiali, nel quale la scienza ha portato tanti, e spesso terribili, cambiamenti.

Questo è il terzo libro che l’autore scrive su Einstein: dopo una “biografia scientifica” e un libro sugli obiettivi scientifici non realizzati, ecco un testo che serve a completare il quadro del personaggio e che narra una parte molto importante della vita dello scienziato: il suo impegno sociale continuo e costante per cui ha rischiato spesso di pagare in prima persona.

“Uno dei più grandi insegnamenti che possiamo trarre dalla vita di Einstein è che, secondo lui, gli scienziati hanno la responsabilità di rendere edotti i cittadini dei pericoli nucleari a cui va in contro la società. Egli inoltre ipotizza e auspica una vera e propria alleanza tra comunità scientifica e cittadini per creare un mondo e un futuro desiderabili. E questo è tanto più vero e importante oggi quando, oltre al problema della pace, ci troviamo ad affrontare problemi ambientali e sociali, che possono trovare soluzione tramite l’utilizzo democratico e socialmente ed ecologicamente sostenibile della tecnologia che è figlia della scienza. Oggi, che viviamo nell’era della conoscenza, questa alleanza è assolutamente essenziale ed Einstein ci ha detto che è possibile, auspicabile e che gli scienziati la devono perseguire.”

Quindi eccoci di nuovo al titolo: “Einstein aveva ragione. Aveva ragione nel campo della fisica ovviamente, ma aveva ragione anche nella sua militanza pacifista, nel suo enorme sforzo di costruire un mondo senza armi nucleari e senza armi di distruzione di massa, un mondo che fosse capace di vivere in autentica pace.”

Crediti immagine: Scienza Express


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Livia Marin
Dopo la laurea in fisica presso lʼUniversità di Trieste ho ottenuto il Master in Comunicazione della Scienza della SISSA. Sono direttrice responsabile di OggiScienza dal 2014 e, oltre al giornalismo, mi occupo di editoria scolastica.