CRONACA

Sbadiglia piccolino, che il cervello matura

CRONACA – Anche i feti, si sa, nel loro piccolo sbadigliano, già a partire dalla fine del primo trimestre di gravidanza. A proposito: se siete sensibili agli sbadigli altrui, non guardate il video, il rischio di venire contagiati è altissimo!
Ma perché i bimbi in utero sbadigliano, e con che frequenza? Domande ancora in cerca di risposte definitive, anche se la disponibilità di strumenti sempre più avanzati per studiare da vicino la vita fetale comincia a soddisfare qualche curiosità anche in questo campo .

L’ecografia 4D, per esempio, permette di seguire benissimo i movimenti del feto nell’utero materno e dunque anche di distinguere un semplice stiracchiamento orale da un vero e proprio sbadiglio, che si caratterizza da una prolungata e ampia apertura della bocca, seguita da una sua chiusura più veloce. Proprio con un ecografo 4D un gruppo di ricercatori ha monitorato presso il James Cook University Hospital di Middlesbrough, nel Regno Unito, la “situazione sbadigli” di 15 feti (8 femmine e 7 maschi), seguendoli a cadenza mensile dalle 24 settimane di gravidanza alla nascita.

Primo risultato osservato: gli sbadigli “veri” sono molto più frequenti delle aperture “semplici” della bocca: una media di 6,02 all’ora, contro 2,79. Secondo risultato: la frequenza di entrambi i tipi di movimento diminuisce significativamente con il passare delle settimane, per arrivare praticamente a zero alla fine della gestazione. Terzo dato (che conferma osservazioni già fatte): non ci sono differenze nella frequenza di sbadigli tra i maschi e le femmine, come del resto succede anche negli adulti e diversamente da quanto accade in altre specie (nei ratti, per esempio, i maschi sbadigliano molto più spesso delle femmine).

Per i ricercatori il dato davvero interessante è quello sulla variazione nel tempo della frequenza di sbadigli, perché suggerisce che il fenomeno dello sbadiglio sia in qualche modo collegato alla maturazione del sistema nervoso centrale: forse una maturazione collegata alle relazioni che poco a poco si stabiliscono tra le reti neurali che controllano i movimenti della bocca, della lingua e degli organi respiratori. Un punto in meno alla già controversa ipotesi secondo la quale i feti sbadiglierebbero quando hanno sonno. Lo studio è pubblicato su PLoS One.

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Valentina Murelli
Giornalista scientifica, science writer, editor freelance