SALUTE

Parkinson e gioco: colpa dei farmaci?

Crediti immagine: ohhhbettySALUTE – Alcune persone affette da Parkinson mostrano una spiccata tendenza al gioco d’azzardo e allo shopping compulsivo, con conseguenze spesso devastanti sul piano economico, sociale, familiare. Da tempo si ipotizza un ruolo dei farmaci che agiscono sul sistema dopaminergico spesso usati nel trattamento di questa malattia neurologica, ma una risposta definitiva manca ancora. Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Neurology supporta quest’ipotesi.

Daniel Weintraub, dell’Università della Pennsylvania e colleghi hanno esaminato 168 individui con una diagnosi recente, non ancora sotto trattamento, e altrettante persone sane. I soggetti dovevano rispondere a un questionario che analizzava i loro comportamenti in diversi ambiti, compreso il gioco e le azioni compulsive in genere.

L’analisi delle risposte non ha evidenziato alcuna differenza significativa fra i due gruppi, con il 20% circa di individui in entrambe le categorie che esibivano comportamenti complusivi di gioco e di shopping. Le persone affette da Parkinson dunque non mostravano alcuna predisposizione più marcata della media al gioco d’azzardo. L’osservazione è in accordo con la possibilità che i comuni farmaci usati nel trattamento del Parkinson svolgano un ruolo nei comportamenti osservati in parte della popolazione malata.

Lo studio è stato supportato dalla Parkinson’s Progression Markers Initiative, un’iniziativa pubblica/privata finanziata dalla Foundation for Parkinson’s Research dell’attore Michael J. Fox (da tempo malato di Parkinson)  e altri partner finanziari (alcune case produttrici di farmaci) come Abbott, Biogen Idec., F. Hoffman-La Roche Ltd., GE Healthcare, Genentech e Pfizer Inc.

Condividi su
Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.