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Voodoo con gomma americana

Photo of Gerald R. Ford

IL PARCO DELLE BUFALE – Alcuni ricercatori giapponesi smentiscono una teoria prevalente dagli anni Sessanta e ne confermano una del 2009, ancora controversa, sulla creatività delle neuroscienze.

Un professore dell’Università di Milano Bicocca segnala al Parco questo articolo uscito di recente sulla rivista Brain and Cognition:

Effetto della masticazione sulla velocità dell’elaborazione cognitiva

Gli autori riassumono così l’esperimento (link redazionali):

Il livello di ossigenazione nel cervello di 17 adulti sani (20–34 anni) è stato osservato durante un test di attenzione (ANT) è stato osservato con la risonanza magnetica funzionale (fMRI) … I partecipanti dovevano schiacciare un pulsante con il pollice destro o sinistro a seconda della direzione di una freccia presentata centralmente.

I partecipanti hanno ripetuto il test con e senza gomma, inodore e insapore, sentendo la tesi secondo la quale masticare gomma americana inficia la coordinazione motoria, in particolare quella del presidente Ford. “Da un lato”, scrivono gli autori, senza gomma la velocità di reazione era di 545  millisecondi; con gomma di soli 493 millisecondi soltanto:

I risultati comportamentali mostrano che il tempo medio di reazione diminuiva significativamente, a prescindere dal baratto tra velocità e accuratezza, sebbene non ci fossero cambiamenti significativi negli effetti comportamentali (effetti conflittuali e sullo stato di vigilanza).

“Dall’altro” però, gli autori confermano la tesi di Edward Vul sulle correlazioni voodoo nelle neuroscienze. In assenza dei succitati “cambiamenti significativi”, suggeriscono comunque un nesso tra maggiore velocità dei pollici e “performance cognitiva superiore”:

Dall’altro, in condizione di masticazione l’analisi fMRI ha rivelato attivazioni nella corteccia cingolata anteriore e nel giro frontale sinistro, per quanto riguarda il circuito cerebrale esecutivo, e le regioni motorie per quanto riguarda entrambi i circuiti dell’attenzione. Questi risultati suggeriscono che, oltre all’effetto sul controllo motorio, la masticazione ha indotto un aumento del livello di eccitazione e di vigilanza, di conseguenza tali effetti potrebbero portare a miglioramenti della performance cognitiva.

Il Parco ha candidato la ricerca al premio IgNobel, anche perché il capo del comitato di valutazione ha un bias per la masticazione sperimentale (link per adulti, da non cliccare dopo il pasto).

Foto:  Gerald Ford, U.S. Government

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