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Criptico o disruptivo? La scelta della quaglia

Crediti immagine: Mikiko the QuailRICERCA – Gli uccelli che nidificano al suolo hanno evoluto svariate strategie per rendere il proprio nido poco visibile agli occhi dei predatori: uno dei meccanismi più utilizzati è il camuffamento del suo contenuto con il substrato circostante. Per questo motivo, sia le uova che la livrea dei pulcini presentano spesso screziature ed altri tratti cromatici che li rendono criptici con le caratteristiche dell’ambiente.

Ma una specie va oltre: la quaglia giapponese (Coturnix japonica) sembra infatti selezionare attivamente il substrato sul quale deporrà le uova in modo tale da massimizzare il loro mimetismo. Le uova di questa specie presentano una grande variabilità cromatica, passando da forme con grosse chiazze scure o piccoli puntini ad altre di colore chiaro e quasi prive di decorazioni. Le uova di femmine differenti hanno dunque possibilità diverse di camuffarsi nell’ambiente, a seconda delle caratteristiche del substrato. E le femmine sembrano esserne ben consapevoli.

Uno studio sulla rivista Current Biology dimostra infatti che, quando vengono messe di fronte a diversi possibili substrati su cui deporre le uova, le femmine selezionano quello che le rende meno riconoscibili ad un osservatore esterno. L’aspetto più interessante è che le strategie di scelta del substrato variano in base al colore delle uova (immagine): per esempio, le femmine che producono uova con grosse macchie scure tendono a deporre su substrati con colorazioni simili alle macchie. Questa strategia rende le uova poco visibili in quanto ne limita l’identificazione dei contorni. In questo caso il mimetismo avviene in maniera disruptiva, mediante la presentazione di riferimenti visivi che modificano le caratteristiche dell’oggetto osservato e confondono l’osservatore riguardo alla forma dell’oggetto stesso. Le femmine con uova di colore chiaro e prive di decorazioni, invece, prediligono deporre su substrati con colorazione simile allo sfondo delle uova, rendendole così criptiche.

Le femmine dimostrano di avere una conoscenza approfondita delle caratteristiche delle proprie uova e di quelle del substrato che meglio ne esalta le caratteristiche mimetiche, una conoscenza tale da consentire un’accurata selezione del luogo di deposizione e da limitare la predazione.

Riferimenti:
P. George Lovell, Graeme D. Ruxton, Keri V. Langridge, Karen A. Spencer. Egg-Laying Substrate Selection for Optimal Camouflage by Quail. Current Biology, 2013; DOI: 10.1016/j.cub.2012.12.031

Crediti immagine: Ingrid Taylar, Wikimedia Commons

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Andrea Romano
Biologo e giornalista scientifico, lavora come ecologo all'Università degli Studi di Milano, dove studia il comportamento animale. Scrive di animali, natura ed evoluzione anche su Le Scienze e Focus D&R. Dal 2008, è caporedattore di Pikaia - portale dell'evoluzione