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Cosmetici testati sugli animali: divieto dell’Europa

786584004_be4c5d74e0_bCRONACA – Non soltanto rimmel e rossetti, anche dentifrici, deodoranti, protezioni solari. Da ieri, 11 marzo 2013, è entrato ufficialmente in vigore nell’Unione Europea il divieto di commercio per i cosmetici composti da ingredienti testati sugli animali, anche se prodotti in altri paesi.
La proibizione arriva a completare un lungo percorso iniziato nel 2003, quando una direttiva comunitaria si è proposta di modificare le norme che regolavano la sperimentazione di prodotti cosmetici. Già dal settembre del 2004 sono stati vietati in Europa i test sugli animali per i cosmetici finiti, mentre il divieto per la sperimentazione sui loro ingredienti è arrivato solo cinque anni più tardi. Nello stesso anno, nel marzo del 2009, entrava in vigore la proibizione di commercializzare cosmetici testati sugli animali, anche se prodotti in paesi non europei. La norma, tuttavia, escludeva quelle sostanze composte da singoli ingredienti sottoposti a sperimentazione animale, che soltanto ieri sono state bandite in modo definitivo dal mercato europeo.

Non sono mancati negli scorsi mesi i timori da parte di associazioni animaliste che il divieto potesse essere rimandato, sotto l’insistenza di aziende del settore cosmetico che premevano perché fossero esclusi dal divieto alcuni test per i quali non esiste al momento un’alternativa. La norma, c’è da osservare, entra in vigore “indipendentemente dalla disponibilità di test non-animali sostitutivi”.

Che cosa succederà ai cosmetici in commercio? Non molto, dal momento che i prodotti già presenti sugli scaffali non saranno ritirati. I nuovi cosmetici, tuttavia, saranno da oggi sottoposti al divieto, e in assenza di alternative per la sperimentazione alcuni prodotti non potranno essere introdotti sul mercato europeo perché non supereranno gli standard di sicurezza.

Il Commissario europeo responsabile per la Salute e la politica dei consumatori, Tonio Borg, ha espresso in un comunicato stampa la convinzione che il divieto entrato in vigore possa avere la grande potenzialità di accelerare lo sviluppo di metodi alternativi alla sperimentazione di cosmetici sugli animali. La Commissione europea, sostiene Borg, si impegna con questo passo anche a instaurare un dialogo con altri paesi per convincerli a seguire la stessa strada.

Crediti immagine: sunshinecity, Flickr

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