CRONACA

Buon compleanno, dottor Snow

John_Snow_pub_sign_-_geograph.org.uk_-_1073800 CRONACA – Ok, niente alcolici. A John Snow, sostenitore del movimento della temperanza, non andavano molto a genio. Però oggi almeno una fetta di torta per celebrare i 200 anni dalla sua nascita possiamo concedercela. E anche bella grande, perché a Snow dobbiamo molto. Per esempio, è considerato uno dei padri fondatori dell’epidemiologia, quella disciplina medica che studia non singoli pazienti ma intere popolazioni, per  capire quali potrebbero essere le cause o i fattori di rischio delle malattie.

Teatro della vicenda è Londra dove, dal 1832 in poi, una lunga serie di epidemie di colera arrivò a uccidere dai 10.000 ai 20.000 abitanti ogni 4 o 5 anni. Colpa dei “miasmi”, dicevano i più: pessime (e puzzolenti) sostanze aeree che si sprigionavano dai cumuli di spazzatura e dalle fogne a cielo aperto sparsi per la città. Il medico John Snow, di fatto un anestesista attento anche alle dinamiche del colera, non era affatto convinto della teoria e con l’epidemia del 1854 – una di quelle particolarmente feroci – trovò il modo di dimostrare che i più sbagliavano.

L’idea “rivoluzionaria” è stata di quelle tanto semplici quanto efficaci:  indicare su una mappa di Londra la localizzazione di ogni singolo decesso e poi mettersi a studiare la distribuzione ottenuta. Qualcosa balzava subito all’occhio (e del resto a questo servono le infografiche): i decessi si concentravano nel centro della città. In particolare intorno a Broad Street (oggi Broadwick). E ancora più in particolare, attorno a una pompa dell’acqua posta su quella strada.

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La mappa originale di John Snow. I decessi per colera sono rappresentati come piccole barrette nere.

Per Snow il colpevole stava proprio lì e tanto disse e tanto fece da convincere le autorità a levare la pompa, ottenendo in cambio un rallentamento dell’epidemia. Un risultato straordinario, per chi non sapeva nulla di Vibrio cholerae, il batterio responsabile della malattia, e del fatto che si trasmette tipicamente attraverso acque inquinate.

Per il giornalista e scrittore Steven Johnson, autore di un libro dedicato appunto alla più terribile epidemia di Londra (The Ghost map), il lavoro di Snow ha segnato non solo la storia di Londra e dell’epidemiologia, ma anche quella della vita metropolitana in generale, mostrando che quel tipo di vita poteva essere effettivamente sostenibile. Johnson ne parla in questa conferenza TED (con sottotitoli).

Snow, comunque, non va ricordato solo per i suoi contributi epidemiologici. Oltre che di colera, il medico londinese si interessava soprattatto di nuove tecniche di anestesia e anche in questo campo ha lasciato il segno. Al punto da convincere la Regina Vittoria a partorire Leopoldo e Beatrice, gli ultimi due dei suoi nove figli, non con dolore, ma con cloroformio (insomma, un’epidurale ante litteram).

Vero che la torta ci sta? E se passate da Londra in questi giorni, vale la pena dare un’occhiata alle iniziative per il bicentenario.

Crediti immagine: ceridwen, Wikimedia Commons

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Valentina Murelli
Giornalista scientifica, science writer, editor freelance