IL PARCO DELLE BUFALE

Più CO2 per tutti

IL PARCO DELLE BUFALE – Sul Wall Street Journal, il geologo ex astronauta Harrison Schmitt dello Heartland Institute, e il fisico atomico William Happer del Marshall Institute festeggiano i 400 ppm di CO2 in atmosfera. Anche la custode.

In un editoriale intitolato

In difesa dell’anidride carbonica

Il composto chimico demonizzato giova alla vita vegetale ed è scarsamente correlato alla temperatura globale.

gli autori affermano che “il riscaldamento si è fermato oltre dieci anni fa” (dati reali) e che gli scienziati della NASA hanno esagerato la correlazione tra temperatura e CO2 (dati e ri-dati ). Su questo punto, la custode sperava in qualcosa di più pepato perché di solito Schmitt accusa i climatologi di essere dei comunisti dediti alla propaganda hitleriana. Gli autori copiano poi da Wikipedia come le piante fissano il carbonio e riprendono le tesi di Craig Idso, finanziato anch’egli da Exxon Mobil. La principale è che

più CO2 atmosferica gioverà alla produttività agricola e alla popolazione crescente del pianeta.

Le piante vivono di sola CO2, infatti, e Venere è più lussureggiante di Pandora.

Gli attuali livelli di CO2, che si avvicinano a 400 ppm, sono bassi rispetto a quelli della  storia geologica e dell’evoluzione delle piante. Erano di 3.000 ppm, o più,  fino al Paleogene (iniziato circa 65 milioni di anni fa).

Bello l’inizio del Paleogene (sic), la custode se lo ricorda ancora: eruzioni vulcaniche, 1.000 ppm di CO2, estinzioni di massa, niente più ghiacciai e un livello del mare più alto di 100 metri. L’acqua è come la CO2 e il cioccolato, più abbonda e meglio stiamo. In due secoli abbiamo raggiunto una concentrazione di CO2 che la natura, quella sfaticata, ci metteva millenni, la più elevata da quando esistono la specie Homo e le varietà di piante dalle quali dipende. Siamo sulla strada del benessere mondiale e non saranno i comunisti a fermarci.

Le piante C3, come frumento, riso, soia, cotone e molte piante da foraggio si sono evolute quando c’era molta più CO2 atmosferica di oggi. Sono pertanto sottoalimentate di CO2 rispetto al loro progetto originale.

Il progetto originale, poi detto P.O., essendo rimasto immutato durante i 10-9 mila anni di selezione contadina prima e agronomica poi, non si è adattato alla relativa stabilità della CO2 atmosferica e delle temperature. Gli ibridi delle piante C4 sono smunti, peggio ancora quelli delle piante C3, con il rubisco lamentato dagli autori perché impedisce loro di strafogarsi. Ognuno può vedere con i propri occhi che la C4 Zea mays P.O. era più nutrita e nutriente del granoturco attuale, la C3 Oryza sativa P.O. del riso attuale e il Triticum dicoccum P.O. del frumento attuale.

 Gli operatori di serre commerciali aumentano artificialmente i livelli di CO2 fino a 1.000  o più, per migliorare la crescita e la qualità delle loro piante.

Oh sì,  1.000 ppm sostituiscono l’acqua, i fertilizzanti, il sistema di riscaldamento e durante la fioritura l’insetticida per ammazzare i bombi che dovrebbero impollinare e in realtà fan solo danni.

Negli Stati Uniti durante i recenti anni aridi, le rese sono state meno danneggiate che durante le siccità del Dust Bowl negli anni Trenta, quando c’era meno CO2.

Parole sante! Grazie a un 30% di CO2 in più la siccità è costata appena $10 miliardi nel 2011 e $14 miliardi nel 2012, e si sono salvati i raccolti non solo nel Dust Bowl, ma nell’80% del paese. Se non fosse stato per l’odiosa interferenza dello governo federale che dagli anni Trenta ha fatto passare la superficie agricola irrigata da 57 mila ai 266 mila km2 di oggi, battevano ogni record.

La custode non ha capito come mai la CO2 continua ad aumentare in atmosfera e negli oceani se le piante la stanno divorando a quattro palmenti e la superficie coltivata aumenta. Magari qualche lettore glielo spiega? Comunque è d’accordo con gli scienziati Happer e Schmitt: gli altri scienziati truccano i dati (1) e

il loro incredibile elenco di danni che l’incremento di CO2 porterà al mondo è pura fede travestita da scienza.

(1) Non demordono! Rif. Media MattersWashington MonthlyClimatecrocks; HotWhoppers, Slate, Climate Science Watch, The Daily Kos ecc.

Immagine: Nicolle Rager Fuller, National Science Foundation, a sinistra l’antenata del grano turco.

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