LA VOCE DEL MASTER

Opportunity da Guinness

Crediti immagine: NASA/JPL-CaltechLA VOCE DLE MASTER – Record spaziali per Opportunity. Il Rover della NASA, che era stato progettato per restare attivo per circa 90 giorni, finirà nel Guinness dei Primati essendo il veicolo NASA che ha percorso il maggior numero di chilometri su una superficie extraterrestre: ben 35,76 chilometri, superando il precedente record Usa di 35,7 chilometri registrato nel 1972 dal Lunar Roving Veichle.

Il piccolo Rover della NASA è stato lanciato nel 2004 per prelevare e analizzare una grande varietà di rocce e di tipi di terreno, con la speranza di ottenere indizi della presenza di acqua nel passato. E ora, dopo nove anni di esplorazioni, la sua missione sul Pianeta Rosso sembra non essere ancora finita.

Opportunity lascia la Terra il 7 luglio 2003 e tocca il suolo marziano il 25 gennaio 2004, dopo quasi 7 mesi di viaggio, atterrando nel cratere che fu rinominato Eagle, nella pianura di Meridiani Planum. Sin da subito gli scienziati cominciano a studiare l’abbondanza di rocce che affiorano dal terreno, composte da strati molto sottili che ricordano cenere vulcanica depositata grazie all’opera di vento o acqua. In particolare viene analizzata una roccia – che successivamente verrà ribattezzata El Capitain– la quale pare suggerire ai ricercatori la passata presenza di acqua liquida sul suolo marziano. Ulteriori analisi mostrano inoltre la presenza in El Capitain di un minerale chiamato Jarosite, la cui composizione indicherebbe la possibile presenza di acqua durante la sua formazione.

I primi risultati di Opportunity paiono dunque subito molto promettenti per gli scienziati, e questo non è che l’inizio dell’eccezionale viaggio di Opportunity che si protrae ancora oggi. Opportunity infatti, in questi nove anni su Marte ha esplorato vari crateri e analizzato un considerevole numero di rocce di diversa provenienza. Il primo cratere che viene esaminato dopo Eagle è il Cratere Endurance, durante tutto il 2004. Le rocce analizzate hanno fatto supporre agli scienziati che anche qui la presenza di acqua debba ritenersi per lo meno probabile, sebbene non presente in modo stabile nella zona.

Negli anni successivi Opportunity studia il Cratere Erebus nel 2006, e nel settembre dell’anno successivo il Cratere Victoria. In quest’ultimo il Rover rimane due anni, fino all’agosto 2008, collezionando una serie di campioni di rocce, sebbene la missione abbia subito un ritardo nell’estate del 2007, a causa di una serie di tempeste di sabbia che misero a dura prova le apparecchiature del veicolo.

Una volta terminata l’esplorazione di Victoria, Opportunity comincia il suo viaggio lungo tre anni verso il Cratere Endeavour, che raggiunge il 9 agosto 2011. Nel frattempo, lungo il percorso, il 15 dicembre 2010 ha esplorato il Cratere di Santa Maria, prelevando anche qui campioni di rocce e analizzandone la composizione. Come era già avvenuto nel 2004 con il cratere Endurance, anche qui le analisi compiute da Opportunity, sulla base di dati rilevati in precedenza dallo spettrometro CRISM della sonda Mars Reconnaissance Orbiter, hanno evidenziato la presenza nelle rocce di materiali acquiferi, suggerendo nuovamente agli scienziati la presenza di acqua nel passato di Marte.

Finalmente nel 2011 l’arrivo al Cratere Endeavour, di 23 chilometri di diametro, un pozzo di nuove possibili scoperte per gli scienziati. Il bordo del cratere infatti, contiene rocce tra le più antiche mai esaminate fino ad oggi sulla superficie marziana, oltre a materiali che si ritengono essere di natura argillosa. Già l’esame della grande roccia Tisdale 2 ha rilevato che questo masso possiede caratteristiche mai riscontrate in precedenza. Inoltre, a fine anno Opportunity ha analizzato una roccia denominata Homestake, che si è rivelata essere composta da gesso, che denoterebbe il fluire di acqua sotterranea durante la formazione della roccia.

Fino ad oggi il Rover ha continuato l’esplorazione di Endeavour, terminando poco prima di entrare nel Guinness dei Primati, l’esplorazione dell’area di Cape York, situata nei pressi del bordo di Endeavour, e ora il suo prossimo target è Solander Point, a 2,2 chilometri da dove si trova ora. Questo traguardo consentirebbe ad Opportunity di ottenere il record Internazionale di percorrenza su un terreno extraterrestre, che rimane ancora quello stabilito nel 1973 dal Rover dell’Unione Sovietica Lunokhod 2, con 37 chilometri percorsi sulla superficie della Luna.

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Cristina Da Rold
Giornalista freelance e consulente nell'ambito della comunicazione digitale. Soprattutto in rete e soprattutto data-driven. Lavoro per la maggior parte su temi legati a salute, sanità, epidemiologia con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 sono consulente social media per l'Ufficio italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.