CRONACA

Un nuovo test per il QI?

CRONACA – Niente più lunghi test di comprensione, ragionamento, ordinamento…  secondo un nuovo studio è possibile predire il QI sulla base di un breve test visivo. La prova è stata studiata per misurare la capacità inconscia del cervello di filtrare i movimenti che vediamo: secondo questo test, infatti, gli individui che riescono meglio ad annullare il movimento sullo sfondo hanno un quoziente intellettivo maggiore.

“È un test così semplice e così fortemente collegato al QI che potrebbe darci indizi riguardo a cosa rende un cervello più efficiente e, di conseguenza, più intelligente” racconta Duje Tadin, uno degli autori dello studio e assistant professor presso l’Università di Rochester. Inoltre è il primo caso di un test sensoriale che mette in luce una correlazione forte tra un’attitudine inconsapevole e il QI e risulta di particolare interesse perchè permette di avere uno strumento, non verbale e senza pregiudizi culturali, utile agli scienziati per capire meglio i processi neurali associati con l’intelligenza.

Nello studio, supportato dal National Institute of Health e pubblicato su Current Biology, è stato chiesto alle persone di guardare un breve video (provateci anche voi!) formato da varie clip di righe bianche e nere che si muovono sullo schermo; l’unico compito dei partecipanti era quello di dire se le righe andavano verso destra o verso sinistra. Le linee venivano mostrate di due dimensioni: a tutto schermo oppure concentrate in un cerchio al centro, dove si sa che la percezione del movimento è migliore per l’essere umano.

I risultati? Persone con un più alto quoziente intellettivo sono risultate essere più veloci nel percepire i movimenti delle righe nel caso delle immagini piccole. Fin qui niente di nuovo: i risultati confermano infatti ricerche precedenti secondo le quali persone con QI più elevato hanno riflessi migliori e danno più velocemente giudizi percettivi.

Risultati nuovi si sono invece ottenuti con le immagini a tutto schermo. Ci si aspettava che tutti fossero più lenti a riconoscere il movimento in questo secondo caso, ma le persone con un quoziente intellettivo più alto erano molto più lente delle altre. Secondo i ricercatori questo è dovuto all’abilità, maggiore per le persone con elevato QI, di annullare il movimento dello sfondo che, nella maggior parte dei casi, è meno importante di quello in primo piano (basti pensare a quando guidiamo).

Il cervello è costantemente bombardato da stimoli di qualunque tipo, la sua efficienza, e quindi l’intelligenza della persona, non si può basare solo sulla velocità con cui risponde agli stimoli ma anche sulla sua capacità di selezionare solo le informazioni più significative, escludendo quelle di “sfondo”.

Il vero risultato dello studio, però, è l’elevata correlazione tra questo test sensoriale e i risultati ottenuti con il test standard del QI: una correlazione del 64%, di molto superiore alla correlazione trovata misurando, per esempio, la capacità di distinguere i colori (20-40%). Osservando poi questi risultati, gli scienziati hanno deciso di ripetere l’esperimento con un numero maggiore di partecipanti, 53, e i risultati sono stati ancora migliori: 71% di correlazione.

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Livia Marin
Dopo la laurea in fisica presso lʼUniversità di Trieste ho ottenuto il Master in Comunicazione della Scienza della SISSA. Sono direttrice responsabile di OggiScienza dal 2014 e, oltre al giornalismo, mi occupo di editoria scolastica.