ricerca

Water Resources and Economics, la nuova rivista di Elsevier

545px-Elsevier.svgCRONACA – Elsevier, il gigante dell’editoria accademica, ha annunciato l’uscita di Water Resources and Economics, una nuova rivista dedicata allo sfruttamento delle risorse idriche e alla sua dimensione economica e finanziaria. Rivolta a economisti, scienziati e ingegneri, la rivista è realizzata in associazione con la International Water Association (IWA, organizzazione non governativa che si occupa di sostenibilità ambientale) e la European Association of Environmental and Resource Economists (EAERE, un’importane associazione economico-ambientale).

Nelle parole dell’editore, “in un momento in cui continuano a crescere le preoccupazioni circa l’impatto del cambiamento climatico sulla disponibilità delle risorse idriche globali, Water Resources and Economics mira a fornire una base per la discussione dei fattori economici che influenzano l’uso e la distribuzione delle risorse idriche”.

Water Resources and Economics fa parte di una serie di quattro nuove riviste in via di pubblicazione che affrontano il tema comune dell’uso e della disponibilità dell’acqua sotto quattro diverse angolazioni. I focus delle altre tre riviste targate Elsevier sono l’industria (Water Resources & Industry), il mondo agricolo (Water Resources & Rural Development) e il più ampio tema della sostenbilità e dell’ecologia (Sustainability of Water Quality and Ecology).

Il primo numero di Water Resources and Economics è scaricabile gratuitamente su Science Direct.

Scopo collaterale di questa nuova operazione editoriale è forse quello di risollevare l’immagine di Elsevier, colpita negli ultimi anni da diversi scandali e polemiche. Nel 2005 fecero discutere i rapporti della multinazionale dell’editoria con l’industria bellica. Solo l’anno scorso, invece, un vivace movimento di protesta di scienziati e ricercatori (tuttora agguerrito) ha iniziato a contestare Elsevier per le sue politiche dei prezzi e la sua sostanziale opposizione all’open access.

Crediti immagine: pubblico dominio, Wikimedia Commons

Condividi su
Matteo De Giuli
http://matteodegiuli.wordpress.com/