IL PARCO DELLE BUFALE

Clima da caserma

IMG_0083Il PARCO DELLE BUFALE – Un coraggioso esponente delle Forze Armate assume sostanze psicotrope pur di riuscire a scrivere “Con la faccia come il cooling”, un concetto ribadito con “spero solo di campare abbastanza da vederli cambiar faccia, cioè, dalla natica sinistra a quella destra!”.

Alla vista di un “articolo” – nel senso di com. stampa su Science Daily – intitolato “Chi nega il cambiamento climatico usa gli sporchi trucchi delle guerre del tabacco”, un fatto già documentato in un rapporto acquisito dal Congresso statunitense nel 2007, il ten. col. Guido Guidi ha perso i sensi:

 Dopo essermi rialzato dalla sedia e dopo aver preso un antiemetico, mi sono forzato a leggere di cosa si trattasse

La custode, quella roba non la fuma o le s’annebbia la vista. Manco a dirlo, al gentiluomo dallo stomaco delicato sembra trattarsi di

una pubblicazione uscita su Sage

mentre è uscita sulla rivista Index on Censorship. L’autore è John Sauven, un direttore dell’odiata Greenpeace, per alleviare il dolor l’alto ufficiale si fa un secondo antiemetico, che gli procura uno sfogo di bile:

fino a prova contraria (1) – e dal momento che l’articolo di Sauven è paywalled temo che non lo saprò mai – se uno scandalo c’è stato, ha avuto il segno opposto rispetto a quello che lui dice. Nel climategate, erano i paladini dell’AGW, le vestali del clima, a far pressione perché non fossero pubblicati articoli con opinioni diverse (2); erano sempre loro a lamentarsi di non riuscire a spiegarsi come mai il pianeta dovrebbe scaldarsi ancora e invece non si scalda più (3); erano sempre loro a usare “triks” (trucchetti) (4) perché non si notasse che mettere insieme ricostruzioni di paleoclima e dati osservati è una porcata scientifica (5).

Al terzo, gli vengono delle allucinazioni:

vedere queste assurdità in una rivista di divulgazione scientifica e ancora di più vederle trattate da vera e propria pubblicazione scientifica con tanto di DOI è veramente troppo. Ci vuole un altro antiemetico.

Come dice il nome, Index on Censorship si occupa di censura; a differenza dell’ISSN, il DOI è solo un url e l’articolo di Sauven è in open access.

(1)  La prova contraria è stata fornita da una due tre quattro cinque sei sette otto nove commissioni d’indagine.

(2)  Nelle mail rubate di Climategate, alcuni scienziati brontolano per la pubblicazione avvenuta di articoli indecenti  e in un caso decidono di dimettersi dal comitato editoriale della rivista.

(3)   L’Organizzazione mondiale della meteorologia ha dimostrato il contrario la settimana scorsa, in un rapporto di cui il ten. col. Guidi ha guardato solo la figura delle precipitazioni o avrebbe visto che nel 2001- 2010  il riscaldamento è stato di +0,21° C rispetto a 0,14°C nel decennio precedente.

(4)   Il “trik” (sic) consiste nell’aggiungere al grafico delle temperature ricostruite da fonti vicarie (proxies) fino alla data X, i dati registrati successivamente dai termometri con una curva distinta. La “porcata” introdotta e motivata in un articolo del 1999  (fig. 3  (a), curva tratteggiata grigia) è stata adottata in tutte le ricostruzioni successive. A colori, si vede meglio.

Crediti immagine: Lisa Zillio

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