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Con la pratica si impara di più

Electronics_experiments_LPB_LaosCRONACA – Lanciarsi a occhi aperti nell’esplorazione sembra essere ancora il modo migliore per imparare. Un team di ricercatori dell’università di Stanford suggerisce oggi di ribaltare la dinamica dell’apprendimento classico secondo cui gli studenti imparano di più e meglio cominciando a leggere autonomamente qualche testo su un argomento prima di affrontarlo in classe. Secondo alcuni recenti risultati – pubblicati sulla rivista IEEE Transactions on Learning Technologies quando invece l’ordine viene invertito, cioè quando il primo contatto con un argomento nuovo avviene insieme in classe tramite strumenti innovativi, le performance degli studenti migliorano significativamente.

Lo studio si è concentrato sull’apprendimento delle neuroscienze, attraverso la messa a punto di uno speciale strumento da tavolo chiamato BrainExplorer, che simula il cervello umano elaborando le immagini visive, dando modo agli studenti di “toccare con mano” le dinamiche che avvengono nel nostro cervello.

In particolare, sono stati coinvolti 28 tra studenti universitari in corso e già laureati, nessuno dei quali aveva mai studiato neuroscienze prima; alla prima metà del gruppo sono stati sottoposti dei testi riguardanti le neuroscienze perché cominciassero ad approcciare autonomamente la lezione, mentre gli altri hanno lavorato direttamente con BrainExplorer. Ebbene, contrariamente da quanto ci si aspettava, le prestazioni dei partecipanti che hanno usato BrainExplorer erano appunto più alte del 30% rispetto a quelli che avevano letto dei testi prima di sperimentare lo strumento. E gli stessi risultati si sono ottenuti quando ai testi di supporto sono stati sostituiti dei video o altri elementi multimediali.

Questi risultati – seppur ancora preliminari – sono molto significativi secondo  gli  scienziati, perché potrebbero portare a breve delle interessanti novità al di là delle neuroscienze, in ogni campo in cui l’insegnamento richieda la visualizzazione e l’esplorazione di sistemi complessi.

Crediti immagine: Blue Plover, Wikimedia Commons

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Cristina Da Rold
Giornalista freelance e consulente nell'ambito della comunicazione digitale. Soprattutto in rete e soprattutto data-driven. Lavoro per la maggior parte su temi legati a salute, sanità, epidemiologia con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 sono consulente social media per l'Ufficio italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.