CULTURALIBRI

LIBRI – Scienza

ScienzaCULTURA – Secondo la filosofa contemporanea Martha Nussbaum sono la cultura filosofica, storica, letteraria e artistica a forgiare quelle caratteristiche necessarie affinché il cittadino apprezzi e coltivi la vita democratica. Scienza, la nuova fatica di Gilberto Corbellini (Bollati Boringhieri, 2013) è il felice tentativo di mettere in discussione questa posizione attraverso una disamina dei principali fraintendimenti da cui siamo comunemente circondati quando ci accingiamo a discutere sulla scienza, prima ancora che di scienza.

Quello seguito da Corbellini è un percorso che ricorda quello delle tragedie classiche, con un prologo, l’azione scenica vera e propria che si dispiega attraverso più episodi e intervallata da intermezzi di commento, e infine l’esodo, l’epilogo.

I dodici atti a cui assistiamo in questo libro sono le dodici principali accuse che solitamente vengono mosse alla scienza: il suo intrinseco riduzionismo, il suo essere definitivamente fallibile nonché inaffidabile poiché basata su un metodo che procede per tentativi ed errori, responsabile per le tragedie umane ed ecologiche dell’ultimo secolo, sterile perché eticamente indifferente. Una scienza insomma che non genera valori per l’uomo, arrivando ad annullare la soggettività, che è il quid dell’esperienza umana.

Vestendo i panni di un Roger Bacon contemporaneo, l’autore smonta una per una queste accuse, riservandosi alcuni intermezzi di più ampio respiro in cui trova spazio la matrice storica del discorso, dove si ripercorrono criticamente i tratti essenziali dell’ascesa della scienza da filosofia naturale a metodo scientifico.

Gli idola a cui la storia ci ha abituato trovano dunque un ridimensionamento attraverso un’analisi chiara e accessibile anche a chi non è addentro a queste tematiche, nella convinzione che la riflessione sulla scienza non debba essere appannaggio solamente di chi fa scienza e del mondo accademico in genere. Al contrario, è il momento che l’alfabetizzazione in questo campo miri alla visione democratica che le è propria. Perché – come conclude l’autore – “è un privilegio essere una persona alfabetizzata in un’età scientifica”.

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Cristina Da Rold
Giornalista freelance e consulente nell'ambito della comunicazione digitale. Soprattutto in rete e soprattutto data-driven. Lavoro per la maggior parte su temi legati a salute, sanità, epidemiologia con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 sono consulente social media per l'Ufficio italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.