SCOPERTE

La selezione naturale (pare) sia passata anche sulla nostra pelle

541px-Old_and_wiseCRONACA – È opinione comune che probabilmente i primi ominidi avessero sviluppato una pelle scura per difendersi dai potenti raggi UV, che possono indurre il cancro alla pelle. Ora un nuovo studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B da Mel Greaves, ricercatore presso l’Institute of Cancer Research (ICR) di Londra, pare confermare questa tesi. In particolare, esso suggerisce che la maggior parte delle persone di colore affette da albinismo nelle zone dell’Africa con più alto tasso di esposizione alle radiazioni UV, che corrispondono alle aree dove i primi esseri umani si sono evoluti, tendono a morire di tumore alla pelle in giovane età.

La ricerca ha dimostrato che l’80% del campione di persone albine provenienti da regioni dell’Africa Equatoriale sviluppa forme di tumore letali della pelle prima dei 30 anni e ciò, secondo lo studioso inglese, sarebbe il segno tangibile del ruolo di questo fattore per la selezione naturale del colore della pelle.
La genetica suggerisce che l’evoluzione di pelli ricche di eumelanina, che provoca il colore marrone-nero delle pelli scure, risalga a un periodo compreso tra 1,2 e 1,8 milioni di anni fa in Africa Orientale. I primi ominidi hanno cominciato a perdere pian piano la peluria che ne ricopriva il corpo, probabilmente per agevolare la fuoriuscita di calore dal corpo, e a sviluppare, come è accaduto agli scimpanzè, la feomelanina, caratteristica invece della pelle chiara, e che a differenza dell’eumelanina non offre una barriera adeguata contro i possibili danni genetici dei raggi UV che causano il cancro.

Molti studiosi concordano sul fatto che lo sviluppo della pelle nera in questi primi ominidi vada attribuito all’abilità dell’eumelanina di assorbire la radiazione ultravioletta, ma al tempo stesso essi hanno dibattuto a lungo a proposito di come possa al contempo proteggere l’uomo dal cancro, oltre ad altri benefici come prevenire i danni alle ghiandole sudoripare.
Proprio per queste ragioni, sostiene Greaves, i dati sull’incidenza del cancro associato all’età negli individui albini in Africa e America Centrale sembrano dimostrare che la possibilità di sviluppare il cancro della pelle ha rappresentato un elemento molto potente per la selezione naturale della pelle scura dei nostri progenitori.

Crediti immagine: Ferdinand Reus, Wikimedia Commons

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Cristina Da Rold
Giornalista freelance e consulente nell'ambito della comunicazione digitale. Soprattutto in rete e soprattutto data-driven. Lavoro per la maggior parte su temi legati a salute, sanità, epidemiologia con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 sono consulente social media per l'Ufficio italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.