AMBIENTE

Hybrid Air, un programma per auto ecologiche

3435339184_4828358183_bCRONACA – Automobili “ad aria”, o meglio: ad azoto compresso. No non si gonfiano come palloncini e no, non hanno neanche pale eoliche al posto del tubo di scappamento. Però sono Peugeot e se ne parla da un po’, ma per quanto strana possa sembrarvi l’idea, in base a quanto si legge sul sito della casa automobilistica potrebbero arrivare sul mercato entro pochi anni. Prodotte in massa, efficienti, pulite e protette da ben 80 brevetti.

Il dilemma: per immagazzinare energia ci vuole altra energia, e a lungo gli ingegneri hanno dovuto scontrarsi con questa basilare ma cruciale problematica, che senza una soluzione avrebbe limitato (se non annullato) l’utilità e la sostenibilità di un’automobile del genere, seppur la tecnologia dei motori ad aria compressa non sia propriamente una novità. Dalla PSA Peugeot Citroën ha così preso piede un nuovo progetto (che nel 2013 ha valso il premio MAAF per le tecnologie del futuro), perché una coppia di ingegneri ha unito con successo due tecnologie: testando il motore di un’utilitaria con il sistema idraulico di un aereo commerciale hanno infatti dato il via al programma Hybrid Air per auto ecologiche.

Karim Mokaddem e Andrés Yarce hanno progettato una pompa idraulica che, insieme a un pistone, comprime l’azoto all’interno di un serbatoio (chiamato accumulatore ad alta pressione). Premendo l’acceleratore viene rilasciato il gas pressurizzato, che sposta il fluido idraulico attraverso la stessa pompa, ma in senso inverso; la pompa funge così da motore, alimentando il movimento delle ruote mentre il fluido finisce in un secondo serbatoio collegato, immagazzinato per un uso successivo.

Come spiega Yarce il veicolo è pensato proprio come un ibrido elettrico, e durante la normale guida si alterna tra il gas e l’energia dell’aria. Su strade in salita e colline è il motore a benzina a fornire la spinta necessaria, e a ri-pressurizzare il serbatoio dell’azoto nel caso il sistema dedicato non l’abbia fatto. I due ingegneri che hanno ideato il meccanismo prevedono che a velocità inferiori ai 70 km/h, per un intervallo di tempo che va dal 60 fino all’80% il veicolo potrà alimentarsi con la sola potenza dell’aria.

Rispetto alle automobili a benzina, ma anche a quelle elettriche, questo nuovo ibrido rappresenta una tecnologia più sostenibile e meno costosa. Non ci sono batterie ingombranti che aumentano i consumi, né strutture che occupano molto spazio nel veicolo togliendolo ai passeggeri. L’unica possibile manutenzione necessaria, secondo gli inventori, sarà la ricarica d’aria.

Il prototipo ha convinto la Peugeot, che ha dunque deciso di avviare la produzione. La tecnologia Hybrid Air potrà dunque essere integrata (opzionalmente) in tutte le utilitarie Citroën e Peugeot europee. Il prezzo è ancora sconosciuto, ma potrebbe non superare quello di altre ibride a benzina.

Crediti immagine: Danielle Scott, Flickr

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Eleonora Degano

Eleonora Degano

Editor, traduttrice e giornalista freelance
Biologa ambientale, dal 2013 lavoro nella comunicazione della scienza. Oggi mi occupo soprattutto di salute mentale e animali; faccio parte della redazione di OggiScienza e traduco soprattutto per National Geographic e l'agenzia Loveurope and Partners di Londra. Ho conseguito il master in Giornalismo scientifico alla SISSA, Trieste, e il master in Disturbi dello spettro autistico dell'Università Niccolò Cusano. Nel 2017 è uscito per Mondadori il mio libro "Animali. Abilità uniche e condivise tra le specie".