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Ciambelle e buchi neri

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RICERCA – 170000 buchi neri supermassicci sono i protagonisti di una delle ultime ricerche della NASA. 170000 buchi neri e altrettante ciambelle.

Le osservazioni compiute dalla NASA grazie alle ottiche del Wide-field Infrared Survey Explorer (WISE) hanno infatti messo in discussione la quarantennale teoria secondo cui ogni buco nero supermassiccio con nucleo galattico attivo è circondato da una specie di ciambella. WISE è un telescopio astronomico che lavora sulle lunghezze d’onda dell’infrarosso. I ricercatori hanno scelto di utilizzarlo per fare luce sulla classe dei buchi neri supermassicci con nucleo galattico attivo. La teoria “delle ciambelle”, risalente agli anni ’70, è stata sviluppata dagli astronomi per giustificare il fatto che i buchi neri fossero diversamente visibili ai nostri strumenti nonostante le loro similitudini. L’idea alla base della teoria è che ciascun buco nero sia circondato da un toro, solido a forma di ciambella, composto da polvere scura. A seconda dell’orientamento del toro i buchi neri apparirebbero più o meno luminosi.

I risultati raccolti da WISE però sembrano mettere in dubbio questa teoria. Se si prendono in considerazione in particolare i buchi neri attivi, la presenza del toro non pare essere sufficiente a giustificare i diversi comportamenti dei buchi neri visibili rispetto a quelli nascosti. Infatti, i materiali che circondano il buco nero tendono a concentrarsi più vicino ai buchi neri nascosti rispetto agli altri. Gli autori della ricerca non sono ancora in grado di dare una spiegazione alla diversa disposizione dei materiali.

Gli scienziati aspettano di poter fare ulteriori rilevazioni per confermare i dati raccolti, ma nel frattempo si moltiplicano le giustificazioni ai dati raccolti da WISE. Alcune ipotesi coinvolgono la materia oscura: una sua maggiore o minore presenza potrebbe spiegare perché i materiali attorno ai buchi neri si comportano in maniera diversa a seconda dei casi.

Crediti immagine: Bochalla, Flickr

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