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Facebook e le emozioni contagiose

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SCOPERTE – Se non è stata una buona giornata per voi, attenzione ai vostri contatti su Facebook. Se leggete status di lamentele, opinioni negative o, semplicemente, di persone che condividono le proprie brutte emozioni la vostra giornata potrebbe peggiorare sensibilmente. Le emozioni, sembra, si possono infatti diffondere attraverso le news di Facebook, creando un tam tam emotivo puramente virtuale. Lo spiega uno studio pubblicato su PNAS (Proceedings of the National Accademy of Science) che ha analizzato gli aggiornamenti pubblicati sul social network da 689.003 utenti scelti in modo casuale. Il risultato? Se quello che leggiamo nella nostra bacheca ci trasmette positività, allora anche noi inonderemo la nostra bacheca di pensieri positivi. Viceversa, se i nostri “amici” social esprimono emozioni negative, lo faremo anche noi, senza nemmeno accorgercene.

Si chiama “contagio emotivo” ed era già stato descritto nella vita reale. Interagire in carne e ossa con persone felici rende felici anche noi. Per la prima volta è stato dimostrato che lo stesso vale anche nel mondo delle relazioni social. Le emozioni sono contagiose anche online e l’esposizione virtuale, anche se solo passiva, alle emozioni altrui può cambiare il nostro umore.

Lo studio, condotto da un team di ricercatori americani in collaborazione con il core data science center di Facebook, ha visto l’utilizzo di un algoritmo per filtrare appositamente le notizie visibili nella bacheca degli utenti selezionati per lo studio, in modo da far prevalere notizie positive o negative.  I ricercatori, in realtà, per rispettare la privacy imposta dal social network, non hanno mai letto i contenuti dei post, ma si sono limitati, si fa per dire, ad analizzare 122 milioni di parole positive o negative in circa 3 milioni di post. Jeff Hancock, professore di comunicazione alla Cornell University e co-direttore del Social Media Lab della stessa università, ha spiegato come le emozioni espresse dagli utenti hanno influenzato le emozioni degli amici per giorni. “Abbiamo anche osservato – continua- un effetto di astinenza. Le persone che sono state meno esposte a notizie emotive sono state a loto volta meno espressive nei giorni seguenti”.

Il prossimo passo, spiega Hancock, sarà quello di analizzare come le emozioni positive o negative manifestate online influenzano il grado di engagement. “ I messaggi che riceviamo online influenzano le nostre emozioni e potrebbero anche modificare i nostri comportamenti nella vita reale”. Motivo in più, vien da dire, per selezionare bene i propri contatti virtuali.

Crediti immagine: Ksayer1, Flickr

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