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Perchè non ci mordiamo la lingua?

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RICERCA – Masticare richiede una certa coordinazione tra muscoli della gola, della faccia, della lingua. Diamo per scontato il fatto che, mentre mangiamo o parliamo (e qualche volta entrambi), la lingua si muove all’interno della nostra bocca e, in genere, non la mordiamo. Ma fino ad ora non era chiaro agli scienziati quale circuito nel nostro cervello fosse il responsabile di questa sintonia quasi perfetta.
Sono stati i ricercatori della Duke University a scoprirlo attraverso un esperimento sui topi, pubblicato recentemente su eLife.

Il team ha utilizzato il virus della rabbia inattivato per individuare quali neuroni sono coinvolti nel movimento della bocca. Perché proprio la rabbia? Perché si tratta di un virus che normalmente dal punto dell’infezione (il morso) risale fino al cervello. Lì si moltiplica e inizia il suo attacco all’organismo. I ricercatori hanno marcato il virus con una proteina fluorescente per poter vedere quale fosse il suo tragitto dai muscoli di bocca e lingua, fino ai motoneuroni – che controllano il movimento –e poi ai neuroni premotori, che sono connessi al cervello.

La traccia luminosa lasciata dal virus ha portato gli sperimentatori a scoprire che la nostra capacità di non morderci la lingua è regolata da un solo gruppo di cellule che si divide in due compiti: nello stesso momento alcuni neuroni premotori si connettono ai motoneuroni legati all’apertura della bocca e all’allungamento della lingua, mentre i restanti premotori si collegano ai motoneuroni che consentono alla lingua di ritrarsi e alla bocca di chiudersi. Ecco risolto il coordinamento orofacciale. E buon appetito.

Crediti immagine: M Glasgow, Flickr

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Sara Stulle
Libera professionista dal 2000, sono scrittrice, copywriter, esperta di scrittura per i social media, content manager e giornalista. Seriamente. Progettista grafica, meno seriamente, e progettista di allestimenti per esposizioni, solo se un po' sopra le righe. Scrivo sempre. Scrivo di tutto. Amo la scrittura di mente aperta. Pratico il refuso come stile di vita (ma solo nel tempo libero). Oggi, insieme a mio marito, gestisco Sblab, il nostro strambo studio di comunicazione, progettazione architettonica e visual design. Vivo felicemente con Beppe, otto gatti, due cani, quattro tartarughe, due conigli e la gallina Moira.