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L’algoritmo per modificare le foto che cambia stagione e meteo

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WHAAAT? Il venerdì casual della scienza – Cambiare le condizioni meteo, l’orario oppure la stagione in una qualsiasi fotografia scattata all’aperto, grazie a un semplice comando. È quanto è in grado di fare un algoritmo in via di sviluppo alla Brown University, che è stato presentato ufficialmente dai suoi autori al SIGGRAPH 2014, la conferenza sulla grafica computerizzata la cui prima edizione risale ormai al 1974.

Se una giornata di pioggia vi blocca dentro casa nel week-end, dunque, potete sempre sbizzarrirvi sulle foto, con ben 40 diverse tipologie di modifiche. Il nuovo programma, secondo le prime spiegazioni degli informatici della Brown, sarà estremamente facile da usare: volete rendere soleggiata una foto in cui piove? Basterà caricare la foto e digitare “più sole”. Ed è così che una fotografia scattata in luglio può invece diventare un tipico paesaggio invernale. È sufficiente scrivere “più inverno” e il gioco è fatto. Un limite del software, per ora, risiede invece nel passaggio opposto, da inverno a estate, in quanto non è in grado di aggiungere erba laddove ad esempio vi sia della neve.

Perché sviluppare un simile programma? Per far diventare il photo editing alla portata di tutti, anche delle persone che non hanno familiarità con i software più complessi, utilizzati dai professionisti. “Ho sempre trovato interessante l’idea di rendere l’editing delle fotografie più accessibile anche ai non esperti”, spiega James Hays della Brown. “I programmi come Photoshop sono estremamente potenti, ma per usarli devi praticamente essere un artista. Noi volevamo fare in modo che chiunque possa modificare le immagini con la stessa facilità con la quale si può manipolare il testo”. Hays e il suo team sperano di poter presto rendere disponibile per il pubblico una versione commerciale del programma

Ma in cosa consistono le 40 possibili variazioni applicabili alle foto? Spaziano dall’oggettivo (nuvoloso, soleggiato, piovoso, nebbioso) al soggettivo (sentimentale, misterioso, calmo) e l’algoritmo è stato “addestrato” in modo da riconoscere quali caratteristiche vi corrispondano. Per fare questo i ricercatori hanno elaborato un database di migliaia di fotografie scattate grazie a 101 webcam in tutto il mondo, in varie condizioni atmosferiche e a diversi orari e stagioni. La stessa scena in estate, in inverno, di mattina, di notte e così via, “catalogata” in base alle caratteristiche ed elaborata ad hoc per fornire le informazioni necessarie. “Il computer, in questo modo, ha dati a sufficienza per capire cosa vuol dire ‘tramonto’, ‘estate’ oppure che deve rendere la foto ‘piovosa’. O perlomeno come si presenta un’immagine percepita come tale”, spiega Hays.

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: David Martyn Hunt, Flickr

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Eleonora Degano

Eleonora Degano

Editor, traduttrice e giornalista freelance
Biologa ambientale, dal 2013 lavoro nella comunicazione della scienza. Oggi mi occupo soprattutto di salute mentale e animali; faccio parte della redazione di OggiScienza e traduco soprattutto per National Geographic e l'agenzia Loveurope and Partners di Londra. Ho conseguito il master in Giornalismo scientifico alla SISSA, Trieste, e il master in Disturbi dello spettro autistico dell'Università Niccolò Cusano. Nel 2017 è uscito per Mondadori il mio libro "Animali. Abilità uniche e condivise tra le specie".