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Uomini e donne cavalcano in modo diverso? No, se lo chiedete a un cavallo

3659279740_5df54d1e66_bWHAAAT? Il venerdì casual della scienza- Se gli scienziati maschi stressano i roditori, mentre la presenza di una ricercatrice non li turba affatto, è possibile che simili fenomeni esistano anche per altri animali? Magari non solo i topi preferiscono le bionde (si scherza), ma anche altre specie reagiscono diversamente alla presenza di un uomo o di una donna. Ad esempio i cavalli, che vivono a stretto contatto con gli esseri umani: fantino o fantina fa la differenza, anche solo per la diversa pressione esercitata sulla sella? Parrebbe di no, secondo quanto riporta un nuovo studio pubblicato sul Journal of Comparative Exercise Physiology.

I ricercatori dell’Università di medicina veterinaria di Vienna hanno indagato le possibili discrepanze di genere, analizzando diversi parametri di stress nei cavalli (livello di cortisolo nella saliva e battito cardiaco) e poi nei fantini, mentre si cimentavano in una corsa a ostacoli. Hanno così scoperto che, su un campione di otto animali e 16 fantini, a prescindere da chi si trovava sulla sella il livello di stress era sempre identico.

Nel corso dei secoli l’equitazione è stata una disciplina rivolta principalmente agli uomini, mentre al giorno d’oggi i dati riportano che l’80% dei fantini sono donne. Gli sport equestri prevedono inoltre la competizione diretta tra uomini e donne, sia nel caso si tratti di principianti che dei partecipanti ai Giochi olimpici. “Spesso si assume che le donne abbiano una maggior sensibilità nei confronti dei cavalli rispetto agli uomini. Se questo fosse vero, i fantini di genere differente dovrebbero ottenere dal proprio animali un tipo di risposta diversa”, spiega Natascha Ille, leader della ricerca.

In un secondo esperimento gli scienziati hanno studiato la pressione esercitata sulla schiena del cavallo tramite la sella. “In base alla postura e alla posizione del fantino/a, la distribuzione della pressione può cambiare in maniera evidente”, spiega Ille. Per misurarla i ricercatori hanno posizionato un’imbottitura speciale sotto la sella, confermando che la differenza stava principalmente nel fatto che di solito le donne pesano meno degli uomini. La pressione era dunque inferiore per questo motivo, ma la distribuzione non variava né c’era una grande disparità nella postura mantenuta dai fantini di genere diverso. Cosa significa questo per gli sport equestri? Come sottolineano gli autori del paper, principalmente che quando una donna e un uomo competono hanno le stesse possibilità di vittoria, perché non c’è alcuna evidenza scientifica a provare che i cavalli abbiano una qualche preferenza.

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: Paul Kehrer, Flickr

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Eleonora Degano

Eleonora Degano

Editor, traduttrice e giornalista freelance
Biologa ambientale, dal 2013 lavoro nella comunicazione della scienza. Oggi mi occupo soprattutto di salute mentale e animali; faccio parte della redazione di OggiScienza e traduco soprattutto per National Geographic e l'agenzia Loveurope and Partners di Londra. Ho conseguito il master in Giornalismo scientifico alla SISSA, Trieste, e il master in Disturbi dello spettro autistico dell'Università Niccolò Cusano. Nel 2017 è uscito per Mondadori il mio libro "Animali. Abilità uniche e condivise tra le specie".