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EVENTI – Falling Walls: concorso per costruire l’innovazione

thumb_3687__gallery_image-41a2dccbdc6498f34bbb83d77f4a4d88EVENTI  – Si chiama Falling Walls, che letteralmente significa “muri che cadono”, ma si tratta di un concorso attivo ormai dal 2007 per far emergere i giovani che costruiscono innovazione, in qualsiasi settore: dalla medicina all’agricoltura, dall’economia alle materie umanistiche. Un contest internazionale riservato a studenti di laurea magistrale, postdoc, ricercatori – ma anche a imprenditori e professionisti, l’importante è che abbiano meno di 35  anni e un’idea da proporre. Un circuito internazionale che ha sede a Berlino ma che per la prima volta ha aperto un LAB in Italia, precisamente a Trento, per il prossimo 3 ottobre. Un LAB, cioè una selezione delle idee migliori che concorreranno l’8 novembre alla fase finale proprio nella tanto ambita capitale tedesca. Ogni anno Berlino organizza infatti per il 9 novembre (non a caso Falling Walls) una conferenza internazionale sull’innovazione coinvolgendo Premi Nobel e personaggi di primo piano nel panorama internazionale della politica, dell’economia e della società. E come ogni anno, anche stavolta il vincitore finale del contest avrà la possibilità di presentare la propria idea durante la celebre conferenza, davanti a una platea di tutto rispetto.
Per l’Italia il primo step sarà appunto a Trento, presso il Dipartimento di Sociologia il prossimo 3 ottobre, dove ogni candidato avrà 3 minuti per presentare la propria proposta di innovazione. Le domande vanno presentate entro il 20 settembre e il vincitore del LAB Italiano riceverà come premio la copertura delle spese (viaggio e soggiorno) per partecipare alla fase finale in Germania.
Per qualsiasi informazione visitare il sito web dell’evento.
Crediti immagine: Falling Walls
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Cristina Da Rold
Giornalista freelance e consulente nell'ambito della comunicazione digitale. Soprattutto in rete e soprattutto data-driven. Lavoro per la maggior parte su temi legati a salute, sanità, epidemiologia con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 sono consulente social media per l'Ufficio italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.