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L’uovo minacciato si schiude prima

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AMBIENTE – Nel ciclo vitale di un animale, gli eventi si susseguono in maniera regolare, uniforme, quasi rigida, come parte di uno schema naturale ben preciso. O forse no, perché un recente studio pubblicato su Behavioral Ecology and Sociobiology ha scoperto nei processi naturali una flessibilità che non ci si sarebbe aspettati.

Come spiegano Sinlan Poo e David Bickford della National University of Singapore, autori del nuovo paper, la specie Chiromantis hansenae, una rana, può accelerare sensibilmente i propri ritmi vitali in modo da accelerare la schiusa delle uova, nel caso sappia che sono minacciate da un predatore. Questa particolare specie di rana è diffusa in Thailandia e in alcune parti della Cambogia: durante la stagione delle piogge non è raro imbattersi  nell’ammasso gelatinoso delle sue uova sulle piante che circondano gli stagni. Poco prima della schiusa, tutte le uova si staccano completamente dalla pianta per cadere dentro l’acqua. Quasi immediatamente ne usciranno i girini.

Un processo che appare più semplice di quanto sia in realtà, perché esiste una precisa specie di tettigoniide (Hexacentrus cf. unicolor) che ama frequentare gli stagni, e nutrirsi non solo delle rane adulte ma anche delle loro uova. Una volta studiato a fondo l’ambiente in cui le rane si trovano a deporre le uova, i ricercatori di Singapore lo hanno riprodotto in un laboratorio all’aperto nella Sakaerat Environmental Research Station, in Thailandia.

Le rane sono state allevate in acquari di vetro, nei quali gli scienziati hanno potuto osservarne per la prima volta il comportamento in ambiente controllato. Hanno così notato che la schiusa avveniva molto prima quando rimuovevano parte delle uova; al contempo, quando erano i tettigoniidi a nutrirsi degli embrioni, le uova rimaste si schiudevano entro un’ora dall’ “incidente”. Si tratta chiaramente di una reazione alla minaccia costituita dai predatori, spiegano gli autori dello studio, potenzialmente innescata da tracce chimiche rilasciate una volta che l’embrione viene danneggiato, o lo è l’intera struttura.

Gli  scienziati hanno confermato che non vi è invece correlazione con le dimensioni della femmina che ha deposto le uova, né con la quantità di tempo che vi ha dedicato in seguito. “La schiusa è un evento plastico o flessibile nel ciclo vitale di questa rana, perché gli embrioni sono in grado di rispondere a segnali acuti, come la predazione, rifugiandosi nella successiva fase della propria vita”, spiega Bickford, secondo il quale tale abilità conferisce alle rane un vero e proprio vantaggio adattativo.

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: brChristoffer Hjeltnes Stole, Flickr

 

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Eleonora Degano

Eleonora Degano

Editor, traduttrice e giornalista freelance
Biologa ambientale, dal 2013 lavoro nella comunicazione della scienza. Oggi mi occupo soprattutto di salute mentale e animali; faccio parte della redazione di OggiScienza e traduco soprattutto per National Geographic e l'agenzia Loveurope and Partners di Londra. Ho conseguito il master in Giornalismo scientifico alla SISSA, Trieste, e il master in Disturbi dello spettro autistico dell'Università Niccolò Cusano. Nel 2017 è uscito per Mondadori il mio libro "Animali. Abilità uniche e condivise tra le specie".