IL PARCO DELLE BUFALE

Polverizzazione molecolare di polveri e molecole

4293629922_333feeaf59_z

IL PARCO DELLE BUFALE – Fra le tecnologie che riducono le emissioni dannose per la salute e la spesa, i prodotti 3D ed EconoTruck dovrebbero abbattere “le emissioni di PM 10 – NOx – HC – CO – CO2 – NO2” e di far risparmiare sul carburante. Non hanno ancora la quota di mercato del tubo Tucker, anche se vi somigliano “terribilmente”. Grazie a un

effetto di polverizzazione molecolare ottenuta da una speciale combinazione di campi elettromagnetici che interagiscono nel tratto “brevettato” con le molecole del carburante, ottimizzano la combustione migliorandone la qualità e riducendo drasticamente le parti incombuste carboniose

sono già stati venduti a centinaia di esemplari, quale filtro ed “economizzatore” di diesel. Lo hanno promosso varie trasmissioni televisive, in particolare Report dell’8 maggio 2011 dal quale si apprende che la fondatrice e co-proprietaria della ditta Dukic Day Dream S.r.l.

quando si rimette miracolosamente in piedi, dopo cinque anni passati inchiodata ad un letto a causa di una grave malattia, invece di darsi alla bella vita, decide di investire tutto quello che ha in un’impresa nuova di zecca…

All’epoca, la signora Dukic

ha messo in piedi un vero e proprio team di legali, ha commissionato analisi di ogni genere, ha prodotto un piccolo documentario, ha depositato tre denunce penali, tre ricorsi al TAR, due interrogazioni parlamentari e s’è addirittura incatenata davanti a Montecitorio, senza che si arrivasse a capo di niente. […] Anna Dukic avanza la sua proposta finale “…  Datemi una città campione, proviamo su tutti mezzi pubblici e tutto il resto e vediamo se dopo sei, sette mesi quella città ha ancora l’inquinamento che aveva prima.”

La conduttrice Milena Gabanelli condivide la proposta di cui ha calcolato il preventivo:

Ci pare che gli elementi ci siano anche perché il costo di una sperimentazione in una città media è nell‘ordine dei tre milioni di euro. Volendo si trovano in fretta. Basta eliminare un qualche doppio stipendio ai fuori ruolo.

Come espresso anche da altri, sembra improbabile che con una città media disponga di tre milioni di euro e sia dotata del clima e del traffico invariabili  che consentirebbero di confrontare i livelli di molecole emesse da veicoli, sempre gli stessi e in numero costante, senza e con il tubo. Resta pertanto da stabilire l’efficacia della “polverizzazione molecolare” (1) per cui il tubo non ha filtri dal quale rimuovere ogni tanto le particelle carboniose.

Nelle richieste di un brevetto europeo e di uno americano, rispettivamente del 2002 e del 2011, e in quello europeo concesso nel 2005, tale scomparsa e il risparmio di carburante che l’accompagna non vengono spiegate. La richiesta del 2011 precisa addirittura che il tubo può essere totalmente diverso da quello messo a punto dall’inventore Michele Campostrini:

l’invenzione sopra descritta può essere modificata e adattata senza discostarsi dalla portata del concetto inventivo. Inoltre tutti i dettagli dell’invenzione possono essere sostituiti con elementi tecnicamente equivalenti.

Nell’intervista a Report, il Direttore Generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti riteneva che non c’erano “gli elementi” di cui la conduttrice era stata informata in esclusiva. Sul sito della ditta, tre “analisi di ogni genere” non spiegano il meccanismo di “polverizzazione molecolare” e la sua efficacia, hanno detto al Parco, dopo una ricerca vana nella letteratura scientifica, alcuni professori destinati all’anonimato da altre attività aziendali.

Il “team di legali” ha dimostrato infatti la propria efficacia il 29 aprile scorso, quando è riuscito a far inquisire il Direttore Generale dalla Procura di Terni per la quale potrebbe aver commesso

i delitti di cui agli artt. 100, 81 cpv., 323, 479  c.p.

Al Parco i delitti paiono falso in atto pubblico e abuso d’ufficio per cui si invitano i Direttori Generali o meno a non farsi intervistare e i lettori provvisti di tubo Dukic o meno a confermare che i suoi campi magnetici “metabolizzano gli inquinanti in sostanze innocue con un risparmio sul diesel superiore al 20%”.

(1) Da non confondere con la “frammentazione molecolare” della tecnologia BioHyst che (non) trasforma scarti agricoli in farine alimentari e biocarburanti.

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

Crediti immagine: catalizzatore, Oak  Ridge National Lab/dominio pubblico

Condividi su