ricerca

Cosa vi siete persi a settembre

rubricaCULTURA – Se siete rimasti immuni alla paranoia da spionaggio della NSA, è possibile che questo mese abbiate iniziato a porvi qualche altro dubbio sulla sicurezza dei dati che conservate sul vostro smartphone. La notizia delle fotografie intime di molte celebrità hackerate dagli archivi di iCloud e diffuse sul sito 4chan ha fatto molto parlare. Certo, molti si sono affrettati a far notare che se fosse stato hackerato il loro telefono, i curiosi non avrebbero trovato altro che innocue fotografie di grigliate, cani e tramonti: colpa dunque delle ingenue star che hanno conservato sui telefoni le loro immagini nude? Come sottolinea questo articolo di Vox, lo scambio di fotografie di natura sessuale via messaggio è ormai una pratica abbastanza diffusa da diventare ben altro che una stranezza da celebrità. Almeno negli stati uniti, quasi la metà delle persone tra i 18 e i 24 anni, e più di un terzo tra i 25 e i 34, dichiarano di aver ricevuto messaggi a carattere sessuale sul cellulare. Far ricadere la responsabilità del furto di immagini sulle donne che conservavano quelle immagini, sostengono l’autrice dell’articolo e molti altri, è l’analogo 2.0 della classica scusa «La colpa è della gonna corta», un modo per giustificare chi utilizza la sessualità delle donne come un’arma contro di loro.

Lo sa bene l’attrice Emma Watson, che dopo il suo discorso sui diritti delle donne alle Nazioni Unite in sostegno della campagna HeForShe ha subito una serie di insulti e minacce, tra cui appunto quella di essere derubata delle sue foto intime e di vederle comparire su qualche sito. Minaccia poi finita nel nulla, ma indicativa di come alcune persone pensino di poter usare il proprio potere sui corpi altrui.

Non soltanto brutte notizie sui temi di corpo e sessualità: a settembre sono state approvate dai presidenti delle regioni italiane le linee guida per la fecondazione eterologa, che consentirà alle coppie di ricorrere alla fecondazione assistita anche utilizzando gameti di un donatore. I prezzi per la procedura saranno diversi tra regione e regione, ma dovrebbero aggirarsi tra i 400 e i 600 euro. Fa eccezione la Lombardia, dove la fecondazione sarà interamente a carico dei cittadini: per intraprendere la procedura dovranno sborsare tra i 1500 e i 4000 euro.

Per motivi che non è importante specificare, questo mese ho vissuto una full immersion nel mondo dei cucchiai, scoprendo un universo di cui non sospettavo l’esistenza. Sapevate per esempio che l’uso del cucchiaio è probabilmente comune a tutte le società umane? Un vero e proprio universale culturale, per cui si potrebbe quasi dire che la specie umana è caratterizzata dal linguaggio e dal cucchiaio. E sapevate che in epoca vittoriana erano in uso per i gentiluomini praticissimi cucchiai da baffi? Se vi affascinano le storie che si nascondono dietro alle nostre posate (e mi chiedo come possano non affascinarvi), vi consiglio di ascoltare questo podcast.

Se siete ricercatori, come descrivereste il rapporto con il vostro progetto? Se la prima frase che vi viene in mente è “There’s too much confusion, I can’t get no relief” potreste entrare a pieno diritto nel gruppetto di scienziati coinvolti in una curiosa scommessa collettiva: vincerà un pranzo chi riuscirà a insinuare più citazioni di canzoni di Bob Dylan in articoli, libri e review. Il gioco è iniziato circa 17 anni fa, quando due ricercatori del Karolinska Institute, John Lundberg e Eddie Weitzberg stavano pubblicando su Nature Medicine una review sui gas intestinali e hanno deciso di intitolarla: “Nitric Oxide and inflammation: The answer is blowing in the wind”. Da allora la sfida continua, coinvolgendo nuovi appassionati. Magari voi?

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

Condividi su