CULTURA

Geni a Bordo, la scienza è social e viaggia in camper

Schermata 10-2456941 alle 15.25.46CULTURA – “Il punto di partenza è il target, parlare ai giovani con il linguaggio dei giovani, interagire con loro attraverso i social e ascoltare le loro domande, che sono di gran lunga più interessanti e provocatorie di quelle degli adulti”. Queste le parole di Sergio Pistoi e Andrea Vico, gli ideatori dei progetto Geni a Bordo, un’iniziativa rivolta agli studenti delle scuole superiori, che porta l’aspetto più social della scienza non nelle piazze, non nelle aule universitarie fatte di banchi e di cattedre rialzate, ma nei parcheggi delle scuole. Sì perché il progetto si muove in camper, in un percorso che parte da Torino per toccare Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Abruzzo, Marche, per concludersi in Emilia Romagna. OggiScienza ha incontrato questi due divertenti comunicatori alla fine del primo giorno del loro tour.

“L’obiettivo, che è anche il principale valore aggiunto di questo progetto rispetto ad altre iniziative scientifiche nelle scuole, è il fatto che noi non parliamo di scienza, a quella ci pensano i docenti – spiega Vico – ma raccontiamo la scienza che non si studia a scuola, in particolare la sua parte social e ancora più nel dettaglio la parte social della genetica”. Il nome del progetto “Geni a bordo” non si riferisce infatti a personalità di spicco del mondo della scienza. I geni che sono saliti a bordo del camper sono quelli che costituiscono il nostro profilo genetico e che – come racconta Sergio Pistoi nel suo libro Il DNA incontra facebook, Marsilio 2012 – possono essere facilmente “disvelati” proprio grazie a internet. Con un semplice click è infatti possibile oggi prenotare online un test del DNA dall’altra parte del mondo e leggere nero su bianco come sono disposti i mattoncini fondamentali che ci costituiscono.

“Lo spunto ci è venuto proprio dalle ricerche che stava facendo Sergio [Pistoi, ndr] per il suo libro” racconta Vico. “Me ne parlò e subito pensammo che oltre al libro queste ricerche dovevano tradursi in due ulteriori progetti: uno spettacolo teatrale e un tour nelle scuole. Per quanto riguarda lo spettacolo lo abbiamo presentato due anni fa al festival della scienza di Genova e sarà prossimamente in replica anche a Trieste. Per il progetto nelle scuole, beh, eccoci qua.”

dsc2296-001Il punto nodale della chiacchierata con Vico&Pistoi è il fatto che in realtà sono i ragazzi stessi, non la scienza, al centro degli incontri. “Cominciamo sempre cercando di spiazzare la platea, in particolare i professori, che si aspettano una delle solite conferenze dove c’è un esperto che parla – il nome “geni a bordo” suggerisce un pochino questo voluto fraintendimento – mentre in realtà noi cominciamo dicendo ai ragazzi di tirare fuori i cellulari e cominciare a interagire con noi attraverso wattsapp, facebook e twitter”. “Quello che ci interessa è agganciarli – prosegue Pistoi – usare il loro stesso linguaggio e suscitare il loro interesse. Per questo grossa parte del nostro lavoro di preparaizione è stato costruire validi contenuti multimediali come video ecc sempre riferiti al tema che trattiamo cioè l’aspetto social della genetica, che facciamo vedere loro e commentiamo insieme. Come per esempio il video di un rapper di colore che fa il test del DNA per scoprire quanto è nero..insomma, nessun documentario preconfezionato, ma spunti da cui partire per far riflettere i ragazzi.”

Le scuole coinvolte sono 20 e per loro la partecipazione è totalmente gratuita, dal momento che a pagare è Farmindustria. “Per noi era importante avvicinare le scuole al nostro progetto e per farlo, date le condizioni poco felici in cui versano gli istituti oggigiorno, era importante che l’attività proposta fosse gratuita. Abbiamo dunque deciso di presentare l’idea a Farmindustria, che si è resa disponibile a finanziarci, lasciandoci comunque sostanzialmente carta bianca sui contenuti e libertà di movimento” precisa Vico.

In ogni caso anche se le scuole sono relativamente poche, le potenzialità del web permetteranno a chiunque di partecipare a un incontro di Geni a Bordo. Nella prima metà di novembre infatti è previsto un webinar, cioè un incontro che si potrà seguire online in diretta comodamente seduti sul proprio divano, e in cui sarà possibile interagire tramite social network, ponendo domande o commentando.

Insomma, i canali per raccontare la scienza in modo meno istituzionale e più vicino a quello che è il mondo dei giovanissimi di oggi ci sono. Certo, è necessario partire dal presupposto che anche i nuovi giovani siano curiosi come lo si era un tempo. Ma – assicurano Vico&Pistoi – lo sono eccome!

Come seguire Geni a Bordo
Sito web
Facebook
Twitter #geniabordo
Instagram

Vico&Pistoi

SERGIO PISTOI aretino di adozione, è autore del libro “Il DNA incontra Facebook (Marsilio Editori, 2012) vincitore del Premio Galileo 2014. Giornalista e consulente con esperienza da ricercatore biomedico, ha conseguito il dottorato in Biologia molecolare presso l’Institut Pasteur di Parigi. Ha lavorato presso la redazione di Scientific American a New York ed è stato stringer per Reuters Health. Ha collaborato con Panoramail Corriere della SeraLe Scienze e con testate internazionali, fra cui Nature New Scientist. Ha curato fino al 2010 la divulgazione scientifica di Telethon e svolge attività di comunicazione per progetti europei e organizzazioni di ricerca.

ANDREA VICO torinese, è giornalista e divulgatore scientifico. Ha scritto su TuttoScienze-La Stampa, Il Sole 24Ore e Le Scienze. Ha lavorato in Rai (Hit Science per RaiTre) e in radio. Accanto alla attività giornalistica scrive libri, progetta mostre interattive (Experimenta a Torino, Muvita ad Arenzano) e partecipa a importanti Festival della Scienza come autore e organizzatore di eventi. Ha fondato l’associazione culturale ToScience, con la quale promuove progetti nelle scuole di tutta Italia. Il suo ultimo libro per ragazzi è “Energia, dal fuoco all’elio” (Editoriale Scienza, 2012).

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagini: Geni a Bordo

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Cristina Da Rold
Giornalista freelance e consulente nell'ambito della comunicazione digitale. Soprattutto in rete e soprattutto data-driven. Lavoro per la maggior parte su temi legati a salute, sanità, epidemiologia con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 sono consulente social media per l'Ufficio italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.