SCOPERTE

Com’è finita l’acqua sulla luna

Spiegata l'origine delle molecole dall'analisi delle polveri lunari

1024px-FullMoon2010SCOPERTE – Da quaggiù sembra un deserto di altipiani e crateri, scolpiti in una pietra chiara, ma  i dati raccolti da tre sonde che sono passate  in prossimità della luna, hanno registrato la presenza di molecole d’acqua incastrate tra i minerali a base di silicati che compongono la sua superficie. Dal 2009 gli scienziati hanno tentato di formulare ipotesi sull’origine dell’acqua lunare, ma soltanto oggi Alice Stephant e Francois Robert del Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi hanno saputo trovare una dimostrazione capace di dare conferma alle precedenti congetture.

È una relazione tra la stella e il satellite che scandiscono le nostre giornate a generare molecole d’acqua tra le polveri lunari. I protoni ad alta energia generati dal più esterno strato dell’atmosfera solare arriverebbero fino alla superficie lunare, combinandosi con gli ioni intrappolati tra le polveri della luna, originati a loro volta dalle radiazioni cosmiche esterne al sistema solare.

Prima di confermare la presenza di acqua sono stati confrontati i dati di tre sonde spaziali, Chandrayaan-1, la sonda indiana lanciata intorno alla luna per studiarne i minerali superficiali, Cassini che era diretta verso Saturno e il veicolo spaziale della NASA  Deep Impact, lanciato per studiare la cometa Hartley 2.
Poi si è pensato all’origine delle molecole d’acqua evidenziate con gli infrarossi: potevano derivare da impatti con comete e meteoriti oppure dal vento solare.

Per risolvere l’enigma i due ricercatori francesi hanno pensato di misurare sui campioni di polvere lunare il rapporto tra l’idrogeno e il suo isotopo deuterio, che possono essere distinti da uno spettrometro di massa. Infatti in base all’origine dell’acqua lunare, il rapporto tra idrogeno e deuterio avrebbe avuto una formula caratteristica, poiché il rapporto tra i due isotopi assume un valore differente per le comete e per i meteoriti così come per i protoni generati dal vento solare o dai raggi cosmici. Infatti, poiché la luna è priva di aria, i flussi di particelle provenienti dall’esterno danno un contributo importante nella formazione del rapporto tra deuterio e idrogeno.

Secondo i risultati apparsi su  Proceedings of the National Academy of Sciences, solo il 15% dell’acqua intrappolata sulla superficie lunare avrebbe origini diverse dalle interazioni con il vento solare, cioè sarebbe formata presumibilmente da impatti con comete o meteoriti. Se il mistero dell’acqua sulla superficie lunare sembra essere risolto, resta ancora da spiegare l’origine dell’acqua più profonda.

@AnnoviGiulia

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: Gregory H. Revera, Wikimedia Commons

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Giulia Annovi
Mi occupo di scienza e innovazione, con un occhio speciale ai dati, al mondo della ricerca e all'uso dei social media in ambito accademico e sanitario. Sono interessata alla salute, all'ambiente e, nel mondo microscopico, alle proteine.