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Benvenuta Bridgmanite

Il minerale più presente della Terra finalmente avrà un nome

Earth_Eastern_HemisphereRICERCA – Nonostante costituisca quasi il 40% del volume terrestre, non aveva ancora un nome ufficiale. Ora, finalmente, il minerale più abbondante sulla Terra si chiamerà ufficialmente Brigmanite.

Sembra strano pensare che un minerale che è tanto presente sulla Terra e che influenza massa e flussi di calore non abbia un nome. Eppure questo silicato con grandi quantità di magnesio e ferro, (Mg, Fe)SiO3, non aveva un nome ufficiale. Anche se veniva finora chiamato in modo colloquiale Perovskite.

Come mai questa indecisione? Il motivo sta nel fatto che, come chiarito dall’Internation Mineralogical Association, un minerale per avere un nome ufficiale debba essere riscontrato fisicamente in natura e descritto in maniera dettagliata. Un’impresa non da poco, dal momento che la Perovskite non si trova in superficie, ma solo a grandi profondità. Per la precisione nel mantello terrestre, a precise condizioni di pressione e temperatura e a partire da 650 km di profondità: una zona decisamente difficile da raggiungere per gli umani.

Un dilemma che si è cercato di sciogliere studiando quelle rocce che possono contenere campioni di minerali presenti nel mantello: i meteoriti.

Studiare i meteoriti e cercare, in particolare, minerali terrestri non è una strategia nuova. Le brusche variazioni di pressione e temperatura che subiscono durante gli impatti possono formare minerali molto interessanti. I meteoriti, così, possono contenere minerali che sono solitamente presenti solo nelle zone più profonde ed inaccessibili del mantello terrestre. Finora gli unici campioni rilevati di Perovskite erano risultati particolarmente danneggiati ed era stato impossibile descrivere le sue caratteristiche in maniera sufficientemente accurata.

Studi simili sono stati affrontati anche da alcuni ricercatori dell’University of Nevada, con un studio diretto da Oliver Tschauner. Gli scienziati questa volta sono riusciti a recuperare la Perovskite da un meteorite, che si era formata grazie a brusche variazioni di pressione e temperatura. I campioni sono stati analizzati ai raggi X per avere informazioni sulla struttura del cristallo e la composizione del minerale e, finalmente, si è potuto dargli un nome ufficiale. Si chiamerà Bridgmanite, nome approvato dalla Commissione per la Nomenclatura e la Classificazione dei Nuovi Minerali, in onore del premio Nobel Percy Williams Bridgman, fisico e filosofo americano che si dedicò allo studio della fisica delle alte pressioni.

L’ufficialità del nome non è solamente una curiosità. Infatti si pensa che addirittura il 93% del mantello terrestre potrebbe essere costituito da Bridgmanite. Un’ipotesi che rende ancora più importanti gli studi dei meteoriti e dei campioni del “nuovo” minerale, per la comprensione della struttura e della funzione delle parti più interne e segrete del nostro pianeta.

@FedeBaglioni88

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: NASA, Wikimedia Commons

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Federico Baglioni
Biotecnologo curioso, musicista e appassionato di divulgazione scientifica. Ho frequentato un Master di giornalismo scientifico a Roma e partecipato come animatore ai vari festival scientifici. Scrivo su testate come LeScienze, Wired e Today, ho fatto parte della redazione di RAI Nautilus e faccio divulgazione scientifica in scuole, Università, musei e attraverso il movimento culturale Italia Unita Per La Scienza, del quale sono fondatore e coordinatore. Mi trovate anche sul blog Ritagli di Scienza, Facebook e Twitter @FedeBaglioni88