WHAAAT?

Tre consigli per la gift-card perfetta

Carte regalo per cene, shopping, consulenze di design, articoli sportivi. Come scegliere quella più adatta? Lo spiega l'esperta di marketing

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WHAAAT? Il venerdì casual della scienza – C’è quella vostra amica tanto amante dello sport, che di sicuro adorerebbe ricevere per Natale una gift card per fare acquisti in un negozio di articoli sportivi. E l’altro amico ancora, quello che si è riscoperto modaiolo ma ha gusti strani e non vi arrischiate a scegliere voi il regalo. Meglio una bella gift card in un qualche negozio d’abbigliamento, così che la scelta sia sua.

Certo non troppo calorosa la carta regalo, versione “più elegante” e mirata della bustina con i soldi, ma tanto comoda. E negli ultimi anni è andata diffondendosi sempre più. Trovate gift card con abbonamenti per i giornali, per acquistare benzina, per avere la consulenza di un architetto o andare a cena fuori. Ma anche quelle da spendere su Groupon, il che permette una scelta tra ambiti d’acquisto più o meno infiniti al momento.

Ma anche con questo stratagemma, dicono gli esperti di marketing, vanno mantenute alcune accortezze per non rischiare che la gift card sia un flop quanto lo sarebbe stata un’orribile cravatta. O una racchetta da tennis che però era quella sbagliata. O il classico libro attualmente di moda che pensavate fosse il dono perfetto, ma puntualmente è proprio quello che il vostro amico/a non userebbe neanche per pareggiare la gamba di un tavolo ballerino.

Sono tre, dice Mary Steffel dell’Università di Cincinnati, ricercatrice e professoressa di marketing, i consigli per scegliere la gift card senza sbagliare. Dopo accurate ricerche li ha presentati di recente – giusto in tempo per Natale – alla conferenza annuale della Society for Judgment and Decision Making a Long Beach, in California.

Il primo è: non esagerate con la personalizzazione. Quella che a voi sembra la carta perfetta potrebbe in realtà non venire usata mai. “Chi fa il regalo tende a scegliere qualcosa di molto personale per il ricevente ma questo tipo di dono è meno versatile rispetto a quello davvero adatto. Per esempio, potrebbe scegliere per un amico che ama lo sport una gift card per fare acquisti in un negozio di articoli sportivi del posto, oppure per andare a un incontro sportivo di qualche tipo nei dintorni”, dice Steffel.

“Il ricevente, in realtà, preferirebbe qualcosa di più generico come una carta regalo che si appoggia alla VISA o alla Master Card, perché gli permetterebbe di fare acquisti per attrezzatura o comprare biglietti per le partite o qualsiasi altra cosa a sua scelta, dove decide lui”. Troppa specificità può concludersi con una carta che rimane inutilizzata: più la carta è vincolata a un unico negozio o a un unico luogo, più a lungo ci metterà chi l’ha ricevuta a usarla.

E se la gift card è per il vostro special someone, la vostra amata o il vostro amato? Qui sta il secondo consiglio: pensate in modo romantico, ma acquistate poi scegliendo la soluzione più versatile. “Quando si tratta di scegliere regali per persone molto vicine, come i partner, si tende a impegnarsi molto e cercare il più possibile di dimostrare che li si conosce. Ironicamente tutta questa dedizione può rivelarsi controproducente: dalle nostre ricerche è emerso che nell’acquistare gift card per il compagno o la compagna i donatori sono molto più specifici rispetto a quando lo fanno per gli amici. Eppure chi riceve preferirebbe anche lui delle carte dono più versatili, a prescindere da quanto stretta sia la relazione”.

Il terzo consiglio di Steffel, sempre in merito alle gift card, si applica in realtà a svariati tipi di regalo: concentratevi su quello che a lui o lei piacerebbe ricevere, non sui loro hobby o sulla loro personalità. Scegliete qualcosa che vorrebbero o di cui  hanno davvero bisogno. Di fronte alla ricerca di un regalo si tende sempre a concentrarsi sulla personalità del ricevente per un dono molto specifico, invece di optare per qualcosa di meno vincolante. Chi regala pensa così di fare una figura migliore e di mostrare quanto si è impegnato, ma al contrario potrebbe ottenere che la tanto studiata gift card rimanga sul fondo della borsa o in mezzo agli scontrini del portafogli. A lungo. Fino a scadere, magari.

Fare regali sta diventando impegnativo, diciamocelo. Specialmente se affrontate la missione con lo stesso mantra di un ricercatore in marketing:

È davvero il pensiero che conta?

Quando si tratta di gift card, forse no.

@Eleonoraseeing

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

Crediti immagine: Shimelle Laine

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Eleonora Degano

Eleonora Degano

Editor, traduttrice e giornalista freelance
Biologa ambientale, dal 2013 lavoro nella comunicazione della scienza. Oggi mi occupo soprattutto di salute mentale e animali; faccio parte della redazione di OggiScienza e traduco soprattutto per National Geographic e l'agenzia Loveurope and Partners di Londra. Ho conseguito il master in Giornalismo scientifico alla SISSA, Trieste, e il master in Disturbi dello spettro autistico dell'Università Niccolò Cusano. Nel 2017 è uscito per Mondadori il mio libro "Animali. Abilità uniche e condivise tra le specie".