SALUTE

Quel legame tra peso corporeo e fratture

Dopo la menopausa perdere chilogrammi o acquistarli rappresenta un fattore di rischio per la salute delle ossa

6983579693_a6c17b31c5_zSALUTE – Nelle donne che hanno superato la menopausa, sia perdere peso che guadagnarlo aumenta il rischio di fratture ossee, ma in punti differenti. Lo spiega un nuovo studio pubblicato sul British Medical Journal, che ha approfondito come l’influenza del peso corporeo sul rischio di fratture sia decisamente più complessa del previsto.

La visione tradizionale prevede infatti che l’aumento di peso dopo una certa età contribuisca a “difendere” da questo rischio, ma il team di ricercatori ha scoperto che semplicemente agisce in modo differente, o meglio in punti differenti. Lavorando sui dati di 120.000 donne tra i 50 e i 79 anni -raccolti dal Women’s Health Initiative Observational Study and Clinical Trials- nel corso di 11 anni, è emerso che la perdita di peso era associata a:

un aumento del 65% di fratture all’anca

un aumento del 9% di fratture degli arti superiori (mano, polso, gomito, spalla)

un aumento del 30% di fratture nell’area centrale del corpo (bacino, schiena)

mentre un incremento del peso era associato a:

un aumento del 10% di fratture agli arti superiori

un aumento del 18% di fratture agli arti inferiori (piede, ginocchio, gamba)

Per tutte le donne sono state tenute in considerazione variabili come età, etnia, indice di massa corporea, oltre a eventuale uso di sigarette, attività fisica praticata e alimentazione (in particolare dal punto di vista dell’assunzione di vitamina D e calcio). Differenti le situazioni anche in termini di perdita di peso volontaria o involontaria: nel primo caso aumentavano le fratture agli arti inferiori e diminuivano quelle all’anca, nel secondo aumentavano quelle all’anca e alla schiena.

“La perdita di peso del 5% (o più) rispetto al peso iniziale, quando non è intenzionale, dovrebbe essere considerata un fattore di rischio per le fratture, specialmente all’anca”, commenta Juliet Compston dell’Università di Cambridge. “Queste scoperte sottolineano la necessità di prendere le misure necessarie per evitare la perdita di massa ossea nel caso si stia cercando di perdere peso”.

@Eleonoraseeing

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: Leonardo Aguiar, Flickr

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Eleonora Degano

Eleonora Degano

Editor, traduttrice e giornalista freelance
Biologa ambientale, dal 2013 lavoro nella comunicazione della scienza. Oggi mi occupo soprattutto di salute mentale e animali; faccio parte della redazione di OggiScienza e traduco soprattutto per National Geographic e l'agenzia Loveurope and Partners di Londra. Ho conseguito il master in Giornalismo scientifico alla SISSA, Trieste, e il master in Disturbi dello spettro autistico dell'Università Niccolò Cusano. Nel 2017 è uscito per Mondadori il mio libro "Animali. Abilità uniche e condivise tra le specie".